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Dichiarazione di Antonio POLITO


 

D'Alema, Brunetta e i giganti.

  • (23 ottobre 2008) - fonte: Il Riformista - Antonio Polito - inserita il 23 ottobre 2008 da 31

    Io voglio bene a Massimo D'Alema. Davvero. Come Benigni voleva bene a Berlinguer. Me lo prenderei in braccio e me lo bacerei, per quanto è intelligente. E devo dire che quando non resiste al gusto della battuta, sua vera dannazione, non fa ai miei occhi niente di male. Guardate Berlusconi: forse che lui si risparmia niente, in fatto di lazzi sugli avversari?

    La sua definizione di «energumeno tascabile» affibbiata a Brunetta non provoca in me la reazione risentita e politicamente corretta che provoca in tanti. Della frase mi preoccupa più «l'energumeno» che il «tascabile». Voglio dire che tentare di liquidare l'iper-attivismo di Brunetta con una battuta dimostra una perseverante sottovalutazione delle ragioni per cui questo governo gode al momento del consenso degli elettori. Magari a loro Brunetta piace proprio perché fa l'energumeno con gli assenteisti. Sospetto che tra gli operai delle fabbriche, una volta il cuore della sinistra italiana, le picconate brunettiane agli statali siano accolte con la ola, non col sarcasmo.

    La sinistra deve avere un po' più di umiltà. Ed essere umili vuoi dire ricordare che quando ha vinto le elezioni al posto che occupa oggi Brunetta ha messo Nicolais, meno energumeno ma già obliato. Parlando di statura politica, chi tra i due è il gigante?

    Fonte: Il Riformista - Antonio Polito | vai alla pagina
    Argomenti: Brunetta Renato, D'Alema Massimo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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