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Dichiarazione di Paolo ROMANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Assessore  Comune Monza (MB) (Partito: PdL)  -  Sottosegretario  Sviluppo Economico (Partito: PdL) 


 

«Rai, via Petruccioli. Sì a Parisi dg» - INTERVISTA

  • (04 agosto 2008) - fonte: Il Messaggero - Alberto Guarnieri - inserita il 04 agosto 2008 da 31

    Romani: non è più presidente di garanzia. L’opposizione proponga una rosa di candidati

    ROMA - Sottosegretario Paolo Romani, dopo il caso Saccà il vertice Rai governato da una maggioranza di centrosinistra?
    «Direi soprattutto una Rai ingovernabile, piena di veleni, accuse, interventi punitivi, come il siluramento del direttore Fiction».
    Quindi?
    «Si è arrivati davvero al momento in cui è assolutamente urgente rinnovare il Cda. Tra l’altro scaduto da oltre due mesi. L’opposizione deve individuare il presidente di garanzia che nessuno le vuole togliere, come nessuno le vuole togliere quello della Vigilanza».
    Si parlava di una conferma di Claudio Petruccioli.
    «Direi che per il modo in cui ha gestito le ultime vicende Petruccioli non rappresenta più nessuna funzione di garanzia. E’ tempo di rinnovare: uomini nuovi e portatori di una cultura diversa».
    Già alla Vigilanza dite no a Leoluca Orlando. Ma così volete scegliere voi per l’opposizione.
    «Niente affatto. Se su una poltrona si deve sedere un uomo di uno schieramento, questo non significa che la scelta non vada minimamente discussa. All’opposizione chiediamo di non proporci un solo nome e ora di gestire contestualmente le nomine alla Vigilanza e alla Rai».
    Un’ipotesi che lascia freddo il Pd.
    «Ma si tratta di due presidenze di garanzia. Nello stesso settore. Su cui i voti devono convergere. Come si fa a ritenerle partite separate? Diciamola tutta. Il problema non è una nostra presunta arroganza, ma il fatto che l’opposizione è divisa al suo interno».
    Intanto, con la decadenza di Gennaro Malgieri e il voto con l’opposizione di Marco Staderini la maggioranza non è più tale in Rai.
    «Staderini fino a poco tempo fa votava con la maggioranza, che tra l’altro lo aveva espresso. Oggi la sua Udc è all’opposizione quindi anche un suo cambiamento è legittimo. Questo però non fa che dimostrare una volta di più l’urgenza di rinnovare i vertici Rai. Spero che la pausa agostana sia utile».
    Il Pd preferirebbe il rinnovo dopo l’approvazione di una nuova legge. Anche Alessio Butti del Pdl sta per presentare una proposta che prevede un amministratore delegato con pieni poteri a viale Mazzini.
    «Oggi credo si possa tranquillamente procedere al rinnovo con la vigente Gasparri. Semmai con due semplici interventi si può garantire una governance migliore».
    A cosa pensa?
    «Bisogna sottrarre la Rai, che è una società privata, alla Corte dei conti, i sui controlli costanti tolgono agilità. E poi dare più poter al direttore generale che oggi ha un tetto di budget sul quale decide da solo troppo basso».
    A proposito di dg, resta in piedi la candidatura Stefano Parisi?
    «Lo stimo moltissimo. E’ un manager universalmente apprezzato esperto in un settore, come le nuove tecnologie, dove la Rai dovrà lavorare tantissimo. Spero di non bruciarlo ma non posso che dire che sarebbe la scelta giusta».

    Fonte: Il Messaggero - Alberto Guarnieri | vai alla pagina
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