Ti trovi in Home  » Politici  » Maurizio Rozza  » Grave la risposta della Prefettura sulla centrale nucleare di Krsko

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Maurizio Rozza

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Duino-Aurisina (TS) (Lista di elezione: CEN-SIN(LS.CIVICHE)) 


 

Grave la risposta della Prefettura sulla centrale nucleare di Krsko

  • (09 luglio 2008) - fonte: Carta - inserita il 12 luglio 2008 da 2953
    La Prefettura di Trieste ha risposto (allegato) alle mozioni (allegato) presentate dai Verdi ed approvate all'unanimità dai consigli comunali di Duino Aurisina e Muggia in merito alla mancanza del piano di emergenza e dell' informazione alla popolazione in relazione ai rischi derivanti dall'attività della centrale nucleare di Krško in Slovenia. Si tratta di una risposta "all'italiana", con cui il Prefetto informa che " è stato formulato apposito quesito al Dipartimento della Protezione Civile sull'interpretazione delle disposizioni di cui al succitato allegato 3 del piano nazionale circa la pianificazione in caso di centrale nucleare ubicata in territorio estero atteso che una lettura ancorata al dato testuale sembra escludere competenze prefettizie"; E anora, per quanto riguarda l'informazione obbligatoria imposta dalle norme comunitarie e nazionali " .. è stato interessato il Ministero della Salute per conoscere se l'apposita Commissione permanente per l'informazione sulla protezione contro i rischi da radiazioni ionizzanti , cui è demandato il compito di predisporre ed aggiornare sia le nfomazioni preventive sia quelle da diffondere in caso di emergenza, ove costituita, abbia predisposto le previste direttive generali" . La centrale nucleare di Krško è stata inaugurata nel 1983 e la sua costruzione è iniziata nel 1975. Le norme che impongono la realizzazione dei piani di emergenza e l'informazione preventiva alla popolazione risalgono rispettivamente al 1995 ed al 2000. Il 7 febbraio 2005 Luana Zanella, parlamentare dei Verdi, aveva già depositato una interpellanza urgente (allegata) in cui si chiedeva, tra l'altro, la redazione dei piani di emergenza e l'attuazione della dovuta informazione alla popolazione nei territori posti nella fascia di rischio. Siamo nel 2008 e dopo un incidente che poteva finire male e trovarci impreparati, il Prefetto, rappresentante locale del Governo, ci informa di aver inviato dei quesiti per capire di chi è la competenza per la redazione dei piani di emergenza e se l'apposita "Commissione permanente" - che ha sede sul lungotevere romano - abbia provveduto a scrivere le direttive generali su cui attuare l'informazione agli abitanti. Il paradosso è stridente; Krško dista appena 130 km da Trieste. Fino a Sežana, paese della Slovenia alla periferia di Trieste, esiste un piano di emergenza e le persone hanno avuto istruzione e informazione per affrontare una eventuale incidente nucleare. Subito oltre la ex frontiera cessa ogni forma di prevenzione, informazione, pianificazione come se l'Italia credesse che in caso di incidente a fermare le radiazioni ci saranno finanzieri ed ex agenti di dogana con le loro palette. Ribadiamo quanto già detto in altre occasioni: ferme restando le opinioni di ognuno sulla bontà o meno della scelta nucleare per la produzione di energia, ci pare sempre più evidente che questa Italia non ha la cultura e la serietà per gestire con affidabilità nemmeno l'ordinaria amministrazione. Figurarsi il rischio atomico. Maurizio Rozza
    Fonte: Carta | vai alla pagina
    Argomenti: nucleare, verdi, krsko | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato