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Dichiarazione di Raffaele Dalessandro

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Castel Gandolfo (RM) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

A Castel Gandolfo occupazione suolo pubblico, schiamazzi notturni e insegne pubblicitarie senza regole

  • (16 giugno 2008) - fonte: rafdalex@blogspot.com - inserita il 02 luglio 2008 da 2800
    In data 16.06.2008 il consigliere DALESSANDRO Raffaele di Castel Gandolfo ha presentato un'interrogazione al Sindaco a risposta scritta in Consiglio Comunale avente per oggetto occupazione di suolo pubblico, insegne pubblicitarie e schiamazzi notturni. Il consigliere ha argomentato che specialmente nel periodo estivo molti cittadini della città del Papa si lamentano per gli schiamazzi notturni che infastidiscono il riposo e che provengono da giovani e meno giovani che si intrattengono in piazza della Libertà ma soprattutto in Corso della Repubblica e in altre strade centrali in prossimità di locali tipo bar, pub, pizzerie, ristoranti ecc. Ha poi rappresentato che è diventato oltremodo problematico passeggiare lungo le stesse vie o accedere liberamente e agevolmente alle proprie abitazioni da parte di molti residenti, specie anziani, per via dei numerosi tavoli, sedie, stand ecc. disposti dai gestori dei locali pubblici e dei negozi. Pur non dovendo demonizzare i locali pubblici i cui titolari, per vivere e lavorare, optano per aperture anche serali-notturne che offrono ai turisti, ai giovani e ai cittadini interessati un luogo di aggregazione e di socializzazione, va necessariamente creata a parere del consigliere una rete di cultura verso il rispetto altrui. Ben vengano quindi le opportunità di prendere un gelato all’aperto ma tutto deve rispettare dei criteri (urbanistici, sanitari, estetici, di mobilità dei pedoni e all’occorrenza dei mezzi di soccorso o di Polizia e degli stessi turisti, ecc.) e delle norme ben precise. Il consigliere Dalessandro ritiene poi che è opportuno che l’azione politica ed amministrativa, volta ad incrementare il turismo, sappia, con saggezza e responsabilità, garantire e conciliare le esigenze degli operatori commerciali e della collettività. L’industria turistica deve riuscire ad offrire servizi e qualità ambientale senza compromettere le caratteristiche dei luoghi. Il turismo, infatti, se non gestito in modo adeguato, ha un potere autodistruttivo in grado di determinare il progressivo deterioramento ed esaurimento della qualità del contesto, che è proprio ciò su cui si fonda. I turisti che visitano Castel Gandolfo si portano come ricordo migliore l’accoglienza della gente e l’idea che qui si vive bene. Se troveranno gente arrabbiata per i disservizi e stanca dei disagi creati per i turisti, difficilmente avranno lo stesso feed-back. Al termine di tali premesse il membro del consiglio comunale ha interrogato il Sindaco per sapere:  quali criteri vengono seguiti nel rilascio di autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico al fine di disciplinare ed armonizzare la presenza di strutture mobili e fisse con il contesto urbano. Vengono rilasciate sulla base di un piano, un progetto, una pianificazione, che discende da un’idea di città o di centro storico che vogliamo, oppure se si agisce di volta in volta, senza criteri di armonia, rispetto e controllo?  Se si tiene conto, nel rilascio delle superiori autorizzazioni, delle esigenze della libera e facile deambulazione pedonale, anche con carrozzine e passeggini, e dell’altrettanto libero e agevole accesso alle proprie abitazioni, dei residenti, specie se meno giovani o portatori di handicap;  Quale azione di vigilanza e controllo il Comune condotto dall’attuale maggioranza esercita sulla conformità dello spazio effettivamente occupato con la prescritta autorizzazione;  Se non ritiene che l’azione di vigilanza vada estesa anche alle insegne pubblicitarie che, oltre al rispetto della legalità, tutelerebbe tutti coloro che pagano regolarmente le tasse, garantendo al Comune delle ulteriori entrate. Ciò in considerazione che per l’anno 2007 le sanzioni amministrative per violazione dei regolamenti comunali, ordinanze e norme di legge irrogate dalla Polizia Locale ammonterebbero ad appena 500 euro. Lunedì 30 Giugno 2008 su "IL MESSAGGERO" area metropolitana è apparso il seguente articolo di LUIGI JOVINO Guerra ai “fracassoni” a castel Gandolfo: lo ha deciso il sindaco Maurizio Colacchi, firmando un’ordinanza per limitare il rumore nel centro storico e sulle sponde lago, proprio quando gli operatori balneari, costretti alla chiusura, "alzano la voce" organizzando una manifestazione di protesta con striscioni, gazebo e raccolta di firme. Si complica la situazione a Castel Gandolfo. Dopodomani arriva il Papa, in città sono già affissi i manifesti di benvenuto, ma i problemi sembrano lontani da una soluzione. «Dell'ordinanza antirumore - spiega il sindaco - c'era assoluta necessità. Siamo la città della pace e non possiamo tollerare che le regole fondamentali di convivenza civile siano infrante». L'atto amministrativo vieta la pubblicità fonica all'interno del centro abitato prima delle ore 8, dalle 16 alle 16 e dopo le ore 20. Tale forma di promozione è vietata nei giorni festivi. Limitazioni anche per i lavori edili o di ristrutturazione dei fabbricati che dovranno svolgersi dalle ore 7 alle 19 con un'interruzione dalle ore 13 alle 15. Dalle 24, infine, sono vietate le emissioni sonore nei locali pubblici che entro l'una di notte «non potranno esercitare somministrazione». Vietatiinoltre canti, cori e schiamazzi. Durante feste patronali e sagre potranno essere concesse deroghe. In questo modo e con opportune raccomandazioni agli abitanti il Comune intende riportare il fenomeno dell'inquinamento sonoro nei limiti dell'accettabilità. Al lago di Castel Gandolfo però il provvedimento è passato "sotto silenzio" perché gli operatori e i numerosi clienti sono presi da altri problemi. Per protestare contro la linea dura, imposta dal Parco dei Castelli e dal Comune, ieri, il Consorzio operatori balneari ha organizzato una protesta allestendo una mostra fotografica sul degrado in atto da quando gli stabilimenti sono chiusi. «La complicata - spiega Romeo Andreuzzi, presidente del Consorzio operatori balneari - vicenda giudiziaria e le posizioni intransigenti di Parco e Comune ci stanno danneggiando. Abbiamo ragioni da vendere che cercheremo di far prevalere davanti ai Tribunali». Gli operatori accusano la Regione Lazio di non aver dato le concessioni «sebbene nel 2000 il ministero dei Beni ambientali ed il Genio civile avessero concesso i nulla osta». «Per esaudire le richieste dei nostri clienti - ha aggiunto Maria Cirillo, operatrice del lago - abbiamo avviato un'iniziativa di noleggio di sdraio e ombrelloni negli spazi privati che ha permesso alla gente di andare in spiaggia». Ma molti clienti indignati hanno protestato e firmato la petizione perché in spiaggia le docce, i bagni ed i servizi minimi sono stati demoliti a seguito dell'indagine della Magistratura. A portare il sostegno agli operatori balneari è arrivato Francesco Lollobrigida, consigliere regionale di An, che ha polemizzato con il Comune ed il Parco. Proprio questa situazione, però ha creato una frattura fra gli stessi operatori del lago. Daniele Carducci, presidente del Consorzio ristoratori del lago, si è dimesso perché «la polemica politica mette in secondo piano le esigenze degli operatori che non hanno una strategia condivisa».
    Fonte: rafdalex@blogspot.com | vai alla pagina
    Argomenti: "occupazione suolo pubblico", " castel Gandolfo", "DALESSANDRO RAFFAELE", "schiamazzi notturni" | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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