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Dichiarazione di Fabio Amodio
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale San Martino Siccomario (PV) (Lista di elezione: LISTA CIVICA)
San Martino: ancora cemento
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(10 marzo 2008) - fonte: La Provincia Pavese - inserita il 26 marzo 2008 da 1416
Altri quattromila metri quadrati fra area commerciale e area artigianale accanto alla Prescav, in via Gramsci a San Martino Siccomario, a ridosso della ex statale dei Giovi. E in più una lottizzazione in via Borsellino, la trasformazione del passaggio pedonale tra via Roma e via Primo Maggio in strada, la costruzione di un’altra strada in ingresso in via Lombardia provenendo da via Turati. Iniziative e progetti, questi, che sono stati portati all’attenzione dell’ultimo consiglio comunale e contro i quali, ora, si scaglia la minoranza. «E’l’ennesimo regalo dell’amministrazione Abbiati con il quale prosegue la cementificazione selvaggia di San Martino», dicono i consiglieri di minoranza del Partito Democratico, Fabio Amodio, Francesco Cupella, Daniele Nai, Giorgio Maini. «Siamo di fronte al profondo snaturamento dell’assetto urbanistico del paese - continuano - e ad una progressiva urbanizzazione senza logica. L’amministrazione non si rende conto di quanto costino tali provvedimenti in termini di vivibilità, cemento, smog, traffico». L’accusa di cementificazione nei riguardi della giunta Abbiati non è nuova. La minoranza ha sempre accusato l’attuale amministrazione di dare troppo spazio a nuove costruzioni. «Qual è l’esigenza di trasformare via Lombardia, una strada residenziale, con le scuole e l’uscita, oggi sicura dei bambini, in una arteria che verrà utilizzata come alternativa alla statale? Noi vogliamo che San Martino non sia ceduto a metri cubi di cemento. La nostra idea di San Martino è completamente opposta. Noi non vogliamo perdere il nostro paese», affermano i consiglieri del Pd. Fabio Amodio, in veste di coordinatore del Partito Democratico, lancia un appello: «Mi rivolgo personalmente ad alcune persone, consiglieri comunali, che stanno in maggioranza. Oltre a tutti i cittadini che hanno a cuore la nostra comunità. Consiglieri comunali che personalmente stimo, nonostante idee e posizioni politiche diverse: chiedo loro di mettersi una mano sulla coscienza affinché dicano basta alla cementificazione selvaggia. La progressiva perdita di vivibilità di San Martino non è questione né di destra, né di sinistra. Non ha tessere di partito. Riguarda tutti noi. Apriamo un confronto. Poniamo fine alla cementificazione. San Martino non regge oltre. Quello che si sta costruendo di fronte al Bennet è l’esempio del paese che non ce la fa. Mancheranno i servizi, ci sarà smog, traffico, problemi legati alle infrastrutture. E’ uno scempio inaccettabile. Ai consiglieri stessi di maggioranza che hanno dubbi sulla politica urbanistica dell’amministrazione, dico: vi prego, diciamo basta a tutto questo, al di là del colore politico».
Fonte: La Provincia Pavese | vai alla pagina » Segnala errori / abusi