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Dichiarazione di Ramon MANTOVANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) 


 

Decidono tutto gli oligarchi, gli altri si accomodino

  • (14 febbraio 2008) - fonte: www.ramonmantovani.it - inserita il 01 aprile 2008 da 1488
    In attesa che gli organismi dirigenti del Partito della Rifondazione Comunista si riuniscano per ratificare quanto deciso, e già fatto, da una decina di persone vorrei offrire, a chi interessano, alcune considerazioni e riflessioni. Sono completamente d’accordo con l’articolo di Tiziano Loreti e Alessandro Bernardi (Liberazione del 12 febbraio pag. 9) in risposta a quello di Walter De Cesaris. Ma vorrei aggiungere una sola cosa. Walter, nel suo articolo sostiene che da tempo si discute delle “liste unitarie” della sinistra unitaria e plurale, che la segreteria ha dato corso a quanto “discusso” e che gli organismi, alla fine, decideranno democraticamente. Vorrei far notare che la direzione del PRC si è riunita il 26 gennaio per discutere della proposta di “governo di scopo”. Si è parlato, certo, di eventuali liste unitarie, e ci sono state opinioni diverse in merito, ma senza assumere decisioni. Lo stesso Giordano nel suo intervento ha fatto vaghi accenni alla questione ma ha chiuso dicendo “In questi giorni terremo un incontro per discutere delle prossime elezioni amministrative, in occasione delle quali puntiamo a fare un investimento comune con le altre forze della sinistra. Siamo di fronte a passaggi complessi dove è indispensabile allargare la direzione anche alle realtà decentrate: tutti abbiamo una responsabilità collettiva e dobbiamo avere una tenuta nel dibattito nazionale e nell’orientamento generale di tutto il partito. Sta a noi esserne all’altezza.” Per chi volesse verificare se nella relazione di Giordano ci fosse la lista unica, la questione del simbolo o quella del leader questo è il link: http://new.rifondazione.it/archivio/direzionepolitica/080126/080126relazione.html Da quella riunione (la prossima è convocata il 18 febbraio, dopo 23 giorni) Marini ha fallito, Napolitano ha sciolto le camere, e si è deciso: 1) di presentare una lista unica sia alla Camera che al Senato. 2) di correre da soli sulla base della decisione autonoma del PD e non viceversa 3) di avere un simbolo senza riferimenti alle forze politiche che compongono la lista. 4) di nominare Bertinotti candidato a premier. A me non sembrano decisioni da poco. E’ così fuori luogo pensare che sarebbe stato meglio convocare la direzione per discutere di queste scelte e per votare un mandato alla segreteria? Era così scontato che si facesse la lista unica alla camera? Che il PRC si battesse come un leone per il simbolo arcobaleno escludendo altre soluzioni? Che il rapporto della sinistra con il PD lo decidesse Veltroni? Che Bertinotti fosse il candidato? E’ così fuori luogo pensare che sarebbe stato bene chiedere che le organizzazioni locali del partito si pronunciassero? Per Walter, e per la segreteria, evidentemente si. Ovviamente non penso che queste riunioni avrebbero sovvertito gli orientamenti prevalenti. Ma credevo che discutere, ragionare, confrontarsi e votare fosse un diritto di tutti i dirigenti e di tutti gli iscritti. Invece tutto è stato cucinato in modo oligarchico fra le correnti-cordate (e si vedrà meglio ancora sulle candidature) che comandano nel partito e delle quali mi onoro di non far parte. E tutto verrà ratificato da organismi deprivati della loro funzione, in nome di decine di migliaia di militanti totalmente passivizzati. Perfino da un punto di vista strettamente elettorale è molto negativo non coinvolgere nelle decisioni chi dovrà mobilitarsi, attaccare i manifesti, distribuire i volantini, accorrere ai comizi degli innumerevoli leader. Ma queste sono quisquiglie. L’importante è che nasca la sinistra. Unica o federata, governista o sociale, di movimento o politicista, democratica o leaderistica, per il momento non si sa. Chissà, magari lo apprenderemo da Porta a Porta. Forse a molti non interessano queste “beghe” interne al PRC. Anzi, ne sono sicuro. Eppure, per me, sono significative perché la dicono lunga sullo stato della sinistra (nuova?) che si dice di voler costruire. Ma forse mi sbaglio e non capisco più nulla.
    Fonte: www.ramonmantovani.it | vai alla pagina
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