Ti trovi in Home  » Politici  » Rosalia BILLERO  » Emergenza casa - Non creare guerre fra poveri

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Rosalia BILLERO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Pistoia (PT) (Lista di elezione: PRC) 


 

Emergenza casa - Non creare guerre fra poveri

  • (05 febbraio 2008) - fonte: Comune di Pistoia - inserita il 20 ottobre 2009 da 573

    Emergenza casa. Il comune rinnova le regole.
    Approvato dal consiglio comunale un regolamento che fissa precisi criteri e procedure. Il nucleo familiare è quello dello stato di famiglia, legami parentali o meno. Forza Italia mette in guardia dalle famiglie di comodo. La maggioranza risponde: "più che furbi sono persone che hanno bisogno".

    Il comune di Pistoia ha riordinato e meglio disciplinato l’assegnazione di alloggi in caso di emergenza abitativa. Il vecchio regolamento risaliva al 1994. Il nuovo è arrivato in consiglio comunale nella seduta del 2 febbraio ed è stato approvato con il voto dei gruppi di maggioranza.
    Forza Italia ha votato contro. I gruppi Arcobaleno su Pistoia e Alleanza Nazionale si sono astenuti.
    Del provvedimento ha parlato in sede introduttiva l’assessore Stefano Cristiano.

    All’emergenza abitativa il comune risponde con alloggi di sua proprietà, che assegna temporaneamente a nuclei familiari in condizioni disagiate e con problemi di dimora particolarmente gravi.

    L’assessore ha citato alcuni dei molteplici fattori che determinano l’emergenza abitativa: lo sfratto esecutivo, l’evento ambientale (esondazioni, frane, ecc.), la necessità di dividere il nucleo familiare per porre fine a violenze. L’attestazione di uno o più di tali requisiti integra la domanda di assegnazione insieme al certificato ISEE e al documento d’identità o permesso di soggiorno.

    Le domande vengono vagliate dall’ufficio casa del comune e valutate da una commissione tecnica, la quale assegna un punteggio e formula una graduatoria, che poi aggiorna ogni tre mesi.

    L’assessore ha inquadrato il provvedimento nella situazione abitativa pistoiese, dove sono almeno 5.000 gli alloggi sfitti e dove si compra più per investire che per affittare, benché gli affitti possano sfiorare i 1000 euro al mese.
    D’altro canto, negli ultimi 15 anni non si è riusciti a costruire nuovi alloggi di edilizia popolare.

    Secondo Pagliai, capogruppo UDC, il patrimonio immobiliare del comune è ignoto al comune stesso: "ci sono decine e decine di alloggi vuoti dove ballano i topi o dove risiedono persone che non ne hanno diritto".

    Tomasi (AN) è stato il primo a sostenere un emendamento dei consiglieri di Forza Italia, che avrebbero voluto un trattamento preferenziale per i nuclei familiari fondati sulla parentela, che è fonte di doveri, mentre il regolamento non fa distinzione (su questo emendamento, che non è passato, ha votato a favore anche il consigliere PD Leonardo Soldati).

    Giovanni Capecchi, capogruppo Arcobaleno, ha invitato a non peggiorare l’emergenza abitativa concentrando situazioni di disagio in gruppi di edifici come alle Fornaci o in paesini come Le Piastre.

    Rosalia Billero, capogruppo di Rifondazione, ha detto che le regole devono essere giuste e ferree per non creare guerre fra poveri.

    Bartolomei, capogruppo di Forza Italia, ha caldeggiato la prevalenza del nucleo parentale spiegando che altrimenti si formeranno famiglie arbitrarie e di comodo al solo scopo di ottenere punteggio.

    "Il tema della casa può diventare strategico per l’attuale mandato amministrativo", ha detto Alice Giampaoli del Partito Democratico.

    "Alleanza Nazionale, ha detto Margherita Semplici, vuole che sia garantita l’effettività dei diritti e che si comprenda chiaramente chi ha titolo e chi non lo ha".

    Fantacci, consigliere del Partito Democratico, ha detto che prima di pensare alle furbate imbastibili su ISEE e nuclei familiari improvvisati si dovrebbe considerare che ognuno ha diritto ad un tetto.
    "Più che furbi sono persone che hanno bisogno", ha aggiunto Franceschi, consigliere PD. Ferretti, consigliere dello stesso gruppo, ha osservato che il regolamento definisce una cornice certa, con parametri e riferimenti che permettono all’amministrazione di agire e di assicurare anche una forma di programmazione attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

    Fonte: Comune di Pistoia | vai alla pagina

    Argomenti: emergenza, casa, alloggi, case | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato