-
» Non mi dimetto per accuse ingiuste, mi difendano tutti o sarà crisi.
Alfonso PECORARO SCANIO in data 21 gennaio 2008
-
» Io in aula per Pecoraro non ci vado, dovrebbe dimettersi.
Clemente MASTELLA in data 21 gennaio 2008
-
» Il Parlamento non voti le esternazioni di Mastella sulla magistratura.
Antonio DI PIETRO in data 21 gennaio 2008
-
» Lascio la maggioranza. Nessun appoggio esterno. Apro la crisi di Governo. Voto subito.
Clemente MASTELLA in data 21 gennaio 2008
-
» ORA NUOVO ESECUTIVO PER RIFORMA ELETTORALE
Bruno TABACCI in data 21 gennaio 2008
-
» La crisi di governo e' inevitabile e credo che Prodi nelle fasi e nei modi che riterra' opportuno, non puo' non coinvolgere il Quirinale
Pier Ferdinando CASINI in data 21 gennaio 2008
-
» Ora il presidente della Repubblica dovrà dimostrare, con i fatti, di essere il presidente di tutti e dovrà quindi restituire il Paese alle urne.
Roberto CALDEROLI in data 21 gennaio 2008
-
» Prodi non ha più scuse: per rispetto di se stesso, della propria coalizione e dell'Italia tutta, rassegni immediatamente le sue dimissioni
Giorgia MELONI in data 21 gennaio 2008
-
» Se Prodi cade serve un governo di transizione che affronti alcune emergenze.
Lamberto DINI in data 21 gennaio 2008
-
» Urgente votare
Silvio BERLUSCONI in data 21 gennaio 2008
-
» ''Mai più col centrosinistra''
Mauro FABRIS in data 21 gennaio 2008
-
» Mastella e' stato un ministro bravo e coraggioso. La sua relazione esprime l'operato dell'esecutivo e la voteremo.
Livia TURCO in data 20 gennaio 2008
-
» Fare un governo delle larghe intese per avere la forza di fare scelte anche impopolari in materia di energia tornando al nucleare e anche di scuola reintroducendo la selettivita'
Pier Ferdinando CASINI in data 20 gennaio 2008
-
» Mai più in un governo con Di Pietro
Clemente MASTELLA in data 18 gennaio 2008
-
» Noi lunedì presenteremo un documento che sostenga quanto ha detto il ministro Mastella alla Camera. Chi non lo voterà si assumerà la responsabilità di metterci totalmente fuori dalla maggioranza
Mauro FABRIS in data 18 gennaio 2008
-
» Muti sui salari finchè non definiamo la legge elettorale
Clemente MASTELLA in data 10 gennaio 2008
-
» Pdl al 40%, ma alleati non temano
Silvio BERLUSCONI in data 01 gennaio 2008
-
» "Io duro perché faccio"
Romano PRODI in data 29 dicembre 2007
-
» Voteremo no se Prodi non accetta il nostro programma
Lamberto DINI in data 28 dicembre 2007
-
» Dini spara a zero contro Prodi: "Non ha i numeri per governare"
Lamberto DINI in data 26 dicembre 2007
-
» Referendum: occhi sulla Consulta
Daniele CAPEZZONE in data 22 dicembre 2007
Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI) - Consigliere Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI)
Pdl al 40%, ma alleati non temano
-
(01 gennaio 2008) - fonte: la Repubblica.it - inserita il 01 gennaio 2008 da 11
"Non lo dico io ma la grandissima maggioranza degli italiani: Prodi deve andare via". L'anno nuovo per il Berlusconi politico comincia in collegamento telefonico sugli schermi del TG4 che rilanciano il suo augurio. Sempre quello, quasi un mantra. "Prodi e il suo governo, secondo gli ultimi sondaggi - dice il Cavaliere - hanno la fiducia soltanto del 17% degli italiani: non si può portare avanti un governo contro la grandissima maggioranza dei cittadini". Per Berlusconi l'Italia "nell'ultimo anno è arretrata su tutti i fronti" e la politica economica del governo "ha inciso negativamente sulle famiglie e sulle imprese". Il Cavaliere ha bello che pronto il programma. "La prima cosa da fare è alleggerire la pressione fiscale". La seconda priorità è "un grande programma di edilizia popolare per dare casa di proprietà a quel 13% degli italiani che ancora non ha una casa". La terza priorità si muove tra privacy e giustizia: "La maggioranza degli italiani teme di non avere più privacy: se si alza il telefono e poi ci si ritrova quelle conversazioni pubblicate sui giornali. Questo è un qualcosa che non può succedere in un paese democratico e liberale". Così se torna al governo, "tra le priorità ci sarebbe senz'altro la riforma della giustizia, in particolare la separazione delle carriere dei magistrati che non siamo riusciti a fare per divisioni nella maggioranza". Berlusconi non poteva dimenticare gli alleati. Così dopo aver spiegato come e perchè il Pdl "sia già al 40 per cento", aggiunge che gli alleati non devono aver timori perchè il progetto del Popolo della libertà "a parte il nome è ancora tutto da costruire ed è rivolto agli alleati". Se vorranno entrare "potranno partecipare alla sua costruzione, altrimenti resteremo comunque alleati".
Fonte: la Repubblica.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi