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Andrea Filippini in data 15 novembre 2007
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Andrea Filippini in data 11 novembre 2007
Il PD e la laicità
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(15 novembre 2007) - fonte: Corriere Adriatico - inserita il 11 dicembre 2008 da 3075
L’ultimo convegno annuale dell’Associazione Costituzionalisti Italiani, l’associazione nazionale che raggruppa tutti i professori di diritto pubblico e costituzionale delle Università italiane, svoltosi a Napoli in Ottobre, ha avuto – e non a caso – come tema “la laicità nel XXI secolo”. E come mai, è giusto interrogarsi, questi insigni studiosi hanno sentito l’esigenza di soffermarsi a riflettere proprio su questa materia? Ovvero: perché proprio questo argomento e non altri? E perché proprio ora? Le risposte – come sempre – possono essere molteplici e sfaccettate, ma un dato saliente che si rinviene nelle relazioni dei diversi professori è dato dalla comune preoccupazione per un valore che – ancora saldo e indiscusso pur nella cattolicissima Italia del II dopoguerra, tanto da essere riconosciuto come uno dei principi fondamentali e supremi del nostro ordinamento e come tale salvaguardato dalla Costituzione – è oggi messo continuamente in discussione, svalutato, sopportato a stento. A livello nazionale – e voglio citare solo un caso – si pensi alle polemiche che hanno di fatto condotto all’abbandono di qualsiasi proposta sul registro delle coppie di fatto, una conquista di civiltà e di democrazia che nei paesi dell’Europa centro-settentrionale risale addirittura agli anni 80. Ma a livello locale, nella nostra città di Ancona, la situazione è – mi sembra – ancora più grave. Ancona – si sa – è sempre stata una città che, pur sotto il dominio dello Stato Pontificio fino alla metà dell’Ottocento, ha sempre saputo mantenere lodevoli livelli di apertura e tolleranza nei confronti dell’altro: forse grazie al suo porto, alla sua funzione di Porta d’Oriente, forse anche al buon carattere dell’anconetano. Che ne è – oggi – di tutto questo? Penso alla vicenda del registro delle coppie di fatto, boicottato da ampia parte della maggioranza che siede in Consiglio comunale. E penso – ancora di più – alla recentissima bocciatura toccata alla Chiesa del Regno di Dio. Che ne è della laicità, della tolleranza, dell’inclusione e della solidarietà sociale del nostro Paese? E ad Ancona? E perché DS e Margherita – da poco uniti nel connubio del Partito Democratico – inscenano lotte feroci sui Consigli di Amministrazione delle società partecipate e non sul diritto di credenti non cattolici ad avere un proprio luogo per pregare? Ha scritto di recente Andrea Taffi a proposito del PD che “non c’è stata nessuna svolta”. Sono d’accordo…anzi no: mi sembra che le cose vadano un po’ peggio di prima.
Fonte: Corriere Adriatico | vai alla pagina » Segnala errori / abusi