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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione:  Pres. del Consiglio   (Partito: FI)  - Deputato


 

Saddam Hussein non è l'unico autocrate nel mondo a possedere armi di distruzione di massa di tipo chimico, batteriologico e radioattivo

  • (19 marzo 2003) - fonte: Camera dei Deputati - inserita il 26 dicembre 2007 da 7
    Signor Presidente, onorevoli deputati, come è a tutti noto, il regime iracheno ha violato ripetutamente, nel corso degli ultimi dieci anni, gli ordini di disarmo che le Nazioni Unite gli hanno impartito con numerose risoluzioni. Il problema nasce da circostanze altamente drammatiche. Saddam Hussein non è l'unico autocrate nel mondo a possedere armi di distruzione di massa di tipo chimico, batteriologico e radioattivo. Non è l'unico ad aver lavorato attivamente per un programma nucleare, ma è l'unico ad aver usato quelle armi su larga scala in una lunga storia di aggressività militarista ai danni dei suoi vicini e del suo stesso popolo. La situazione di crisi internazionale generata dall'11 settembre e dalla scelta, in dimensioni fino a ieri impensabili, del terrorismo suicida contro la popolazione civile, contro donne, vecchi e bambini, ha reso necessaria una seria mobilitazione della comunità internazionale per ottenere finalmente, in modo certo, la resa del regime di Bagdad alle regole che presiedono alla sicurezza globale del pianeta. L'ultima di tali risoluzioni per il disarmo, la n. 1441, fu approvata all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza nello scorso mese di novembre. Il testo era inequivoco: l'ONU chiedeva un disarmo totale, incondizionato ed immediato e prospettava, in caso contrario, serie conseguenze. Nelle risoluzioni precedenti, che definivano il comportamento del regime iracheno in violazione flagrante degli ordini delle Nazioni Unite, era esplicita la volontà di ricorrere alla forza in caso di inadempienza alle indicazioni del Consiglio di Sicurezza. Dobbiamo giudicare, ora, le evoluzioni della crisi alla luce degli avvenimenti di questi ultimi giorni. Gli alleati hanno rinunciato a mettere ai voti un'ulteriore risoluzione - sarebbe stata la diciassettesima - che avrebbe dato un tempo certo ed ultimativo a Saddam Hussein per disarmare, pena l'inizio di un intervento militare. Hanno rinunciato a farlo dopo quattro mesi e mezzo di affannosi negoziati diplomatici, di lavoro degli ispettori e di sviluppi ambigui della politica irachena. Lo hanno fatto dopo che un paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza, la nostra amica ed alleata Francia, aveva legittimamente - tuttavia, a mio parere, sbagliando - annunciato che avrebbe messo il veto
    Fonte: Camera dei Deputati | vai alla pagina
    Argomenti: missioni internazionali, guerra, iraq, bugie, armi nucleari | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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