Dichiarazione di Paolo Refolo
Mantova deve tornare ad avere un'autostazione
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(05 ottobre 2017) - fonte: https://www.facebook.com/refolopaolo/ - inserita il 25 ottobre 2017 da 39593
Egregio Direttore, approfitto della sua rubrica per portare il mio punto di vista sulla situazione in cui versa a Mantova il servizio di trasporto pubblico. Condivido il punto di vista espresso nei giorni scorsi sulla stampa dal presidente di UTP Andrea Bertolini che considera un errore imperdonabile la perdita della autostazione che insisteva su Piazzale Mondandori. Fu una scelta non condivisa da più parti che ridisegnò l'organizzazione del trasporto pubblico nel nostro capoluogo, creando però non pochi disagi, che si stanno riflettendo sempre più sugli utenti che usufruiscono di questo servizio e anche dal mio punto di vista questa scelta ha privato di un centro importante per tutto il trasporto pubbico da e per Mantova. L'idea di ritornare ad avere una autostazione come centro di smistamento dei passeggeri e dei mezzi, specialmente per chi arriva e parte dai comuni della Provincia, è una idea da portare avanti con convizione perchè unisce in se molti vantaggi. Un primo vantaggio è quello dello spazio, avendo uno spazio dedicato ampio gli autobus non influirebbero più in modo negativo sulla circolazione delle auto, si avrebbe anche più controllo sui mezzi e sui passeggeri vista la possibile concentrazione degli stessi in un unico punto e anche più facilità di installazione dei servizi connessi alla attività del trasporto (distribuzione biglietti, punti ristoro e quant'altro). L'unico interrogativo rimane dove ubicare questa autostazione vista la dipartita di Piazzale Mondadori ed è sicuramente lì che secondo me si giocherà una partita importante che determinerà anche la funzionalità che si vorrà dare alla prossima probabile autostazione degli autobus mantovani. Esistono due possibilità secondo il mio punto di vista, la prima e più fattibile, è quella che concepisce l'autostazione come un punto di arrivo e partenza dalla città ma ubicato nella parte più esterna alla città o comunque prossima all'esterno del perimetro cittadino e quindi privilegiare la nascita di una sorta di terminal di scambio tra gli automezzi che provengono dalla provincia e quelli che di fatto collegano alle varie parti della città o per altre destinazioni dell'hinterland (di fatto è la scelta che individuerebbe Te Brunetti come possibile ubicazione della nuova autostazione) e che se unito ad un parcheggio scambiatore limitrofo per auto potrebbe ulteriormente migliorare il traffico cittadino usando magari soluzioni per un prezzo unico tra parcheggio e corse sul trasporto pubblico. Oppure, e questa sarebbe la scelta più audace e forse dispendiosa sia in termini di denaro che di tempi di realizzazione, creare l'autostazione in una zona prospicente alla stazione ferroviaria per creare una interconnessione anche con chi arriva in città con il treno con la possibilità di creare parcheggi scambiatori nelle vicinanze delle stazioni FS dell'hinterland, che limiterebbero l'ingresso di autoveicoli in città permettendo a chi lavora in città di parcheggiare la macchina, prendere il treno in una delle stazioni FS dell'hinterland e poi usufruire degli autobus una volta arrivati alla stazione di Mantova per recarsi a lavoro, ma questa delle due appare quella meno facile da realizzare perchè comporterebbe sinergie tra APAM, FS, Comune di Mantova e Comuni limitrofi e appare alquanto difficile pensare che tutti questi enti possano trovare facilmente sinergia su di un progetto di tale complessità. Una cosa però appare ormai non più procrastinabile ed è il fatto che Mantova debba ritornare ad avere una autostazione per il trasporto pubblico. Cordiali saluti Paolo Refolo Iscritto a Sinistra Italiana
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