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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Tutte le novità della riforma

  • (20 gennaio 2016) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 20 gennaio 2016 da 32018
    Alla Camera, l’approvazione più importante della settimana riguarda la riforma che modifica diversi articoli della seconda parte della Costituzione e che tornerà in Parlamento per l’ultima lettura per essere poi sottoposta al referendum popolare. Come sapete, ora è stato completato il primo dei due passaggi parlamentari previsti per le modifiche costituzionali. Riassumo le principali novità. Fine del bicameralismo paritario: una sola Camera, quella dei deputati, darà la fiducia al Governo e, salvo alcune materie, svolgerà la funzione legislativa esclusiva. Il Senato sarà più snello e avrà competenze solo su leggi costituzionali, sugli enti locali e trattati internazionali. Il nuovo Senato sarà composto da 100 senatori, di cui 95 eletti e 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Tra i 95 senatori eletti 74 saranno votati da parte dei consiglieri regionali e provinciali tra i consiglieri stessi, mentre 21 saranno votati, sempre dai consiglieri regionali e provinciali, tra i sindaci. I 100 senatori non avranno indennità. E poi, l’iter legislativo sarà semplificato, per cui l’approvazione di una legge avrà tempi certi e ridotti; vi sarà un nuovo rapporto tra Stato e Regioni, soprattutto per quanto riguarda le rispettive competenze legislative; sono aboliti Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, e Province; vengono modificati i quorum di validità del voto per i referendum abrogativi; i regolamenti parlamentari dovranno garantire forme e tempi certi sia della discussione che della deliberazione sulle proposte di legge di iniziativa popolare, che dovranno essere presentate da 150.000 elettori; viene modificato anche il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica; viene inserito nell’articolo 97 della Costituzione l’obbligo di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza dell’amministrazione; per quanto riguarda la Corte costituzionale, vien e introdotto il giudizio preventivo di costituzionalità per le leggi elettorali e modificata la modalità di nomina dei giudici costituzionali. Infine, un capitolo che piacerà a tutti: i tagli ai costi della politica. Con questa riforma vengono eliminati i rimborsi pubblici ai gruppi politici regionali e stabilito un tetto agli stipendi di presidenti e consiglieri regionali che dovranno essere pari o inferiori a quelli dei sindaci dei Comuni capoluogo di regione.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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