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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Una manovra che parla di numeri

  • (01 dicembre 2014) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 01 dicembre 2014 da 32018
    In queste ore, dopo il voto di fiducia, abbiamo approvato, in prima lettura, la Legge di Stabilità, cui seguirà il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 con il bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017. Sinteticamente, spiego di cosa si tratta. Il bilancio di previsione è il principale documento contabile per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio delle risorse finanziarie dello Stato. È un atto con forma di legge, con cui ogni anno il Parlamento autorizza il Governo a prelevare e utilizzare le risorse pubbliche nella propria attività amministrativa. Assieme alla legge di stabilità compone la manovra triennale di finanza pubblica, ossia le misure necessarie a raggiungere gli obiettivi programmatici indicati nel Def, il Documento di economia e finanza. Cosa c’è, dunque, nella manovra della legge di stabilità 2015? La conferma del bonus Irpef di 80 euro, l’esclusione della componente lavoro dall’Irap, la totale decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, la temporanea possibilità per i lavoratori del privato di scegliere di avere in busta paga un anticipo del Tfr, una riduzione di tasse e contributi su imprese e famiglie che nessun Governo ha mai fatto in queste dimensioni, le misure di spending review, il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale. Complessivamente, gli interventi ammontano a circa 32,4 miliardi di euro per il primo anno, a 45,8 miliardi nel 2016 e a 46,3 nel 2017. E, ripeto, delle misure contenute nella legge di stabilità beneficeranno innanzitutto i cittadini, le famiglie e le imprese, dunque, l’intera economia. Per quanto riguarda il bilancio dello Stato, l’avanzo passa da 40,5 miliardi di euro nel 2015 a 67,3 nel 2016 e 74,9 miliardi nel 2017. Il risparmio pubblico (la somma delle entrate tributarie ed extra-tributarie diminuita delle spese correnti) mostra valori positivi e crescenti con un più 6,5 miliardi a partire dal 2016 e 10,4 nel 2017.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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