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Dichiarazione di Fabrizio Benzoni

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Brescia (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Dichiarazione di voto in merito all'assestamento del Bilancio 2014 del Comune di Brescia

  • (28 novembre 2014) - fonte: Comune di Brescia - inserita il 22 dicembre 2014 da 28725
    BENZONI: Io sarò breve e cercherò, più che altro, di parlare, oltre che del presente, anche del futuro, che forse è la cosa che più ci interessa, nel senso che questo assestamento di oggi è un assestamento minimale, lo dicevamo bene in Commissione, si vedevano qualche anno fa assestamenti di decine di milioni di euro, adesso sono briciole, quindi non ci sono modifiche sostanziali da giudicare e, soprattutto, non cambia nulla in quello che è il quadro strategico che abbiamo votato a dicembre dell’anno scorso. La soddisfazione è quella della conferma di alcuni importanti investimenti in conto capitale che sono stati mantenuti, parlo delle bonifiche, parlo degli investimenti in cultura e nella quarta cella e parlo di tutti, anche, gli investimenti nella manutenzione della città, che era qualcosa che mancava e che è stato fatto. Noi siamo anche orgogliosi di aver speso quei soldi per la cartellonistica stradale; devo dire che, come direbbe Capra in dialetto, “a forsa de spetà,i ghera po’ i cartei”, nel senso che c’era una condizione della cartellonistica che era pietosa e quindi il rifacimento complessivo era un qualcosa che era molto sentito nella città- La strategia, chiedeva prima Margaroli se c’era, mi sembra che sia molto chiara, la strategia è quella che nell’intervento di stamattina il Sindaco ha sintetizzato molto bene, una strategia che questa maggioranza ha condiviso dal primo giorno e che non è difficile da capire; alquanto difficile forse da applicare in quanto, forse, non ci vorrebbe Panteghini ma ci vorrebbe Nostradamus, nel senso che la strategia non è più una, ma sono tante, perché bisogna andare a prevenire tutti gli scenari possibili in un contesto in cui l’incertezza non è più quella dell’anno prossimo, ma è quella di domani mattina, della settimana prossima e del prossimo mese. E quindi è evidente che, in uno scenario che è sempre più incerto, abbiamo solo due certezze, che sono due certezze negative. La prima è quella che avremo sempre meno dividendi nelle nostre aziende partecipate, e non solo perché non produrranno più dividendi, ma anche perché è corretto che li utilizzino per investimenti. La seconda è quella che avremo sempre minori entrate dallo Stato o, come dice Panteghini, si spera che avremo sempre minori uscite verso lo Stato, visto che siamo già in negativo. E allora quella che secondo noi, Diletta Scaglia prima elencava una serie di proposte, la sfida la lanciamo anche noi, nel senso che bene il taglio del debito, l’abbiamo sempre condiviso, bene il taglio degli interessi passivi. Basterà, non basterà? Questa è una domanda che ci chiediamo per sapere se riusciremo, attraverso questa strategia, a mantenere i servizi. Noi crediamo che l’assessore Panteghini non sia a caso anche l’Assessore al Personale e crediamo che davvero la grande sfida sia la rivoluzione di una macchina amministrativa, che ne ha un bisogno estremo. Tagliare mille euro adesso a qualsiasi servizio, a qualsiasi Settore, Giorgio Maione è bravissimo tutte le volte a elencare meno 10, meno 4. Il taglio di mille euro in qualsiasi servizio o Settore è oggi un taglio ai servizi che vengono effettuati ai cittadini o il taglio a un Settore; è così perché, come diceva Gallizioli, abbiamo una macchina amministrativa abbastanza immobile. Parlavamo di Settori, in Commissione Urbanistica, che hanno gli stessi dipendenti di dieci anni fa ma hanno un decimo delle pratiche; al contrario, ci sono Settori, mi viene in mente il Marketing Urbano, che gestisce decine di eventi maggiori rispetto a dieci anni fa, perché li hanno tutti internalizzati, e ha lo stesso personale di dieci anni fa. La macchina amministrativa ci pare un po’ in ciclope incapace di reagire a un bambino che lo sta impallinando con un fucile a pompa, e forse quindi quello che ci potrebbe interessare, che sfidiamo questa Amministrazione, è quello di una macchina amministrativa che non va modificata, non vanno spostate le persone e non vanno spostate le posizioni organizzative, una macchina amministrativa che va azzerata, ripensata dalle risorse, dai servizi che vanno erogati. Solo in questo modo potremo ottenere maggiori e migliori risultati con minori costi, non dimenticandoci che il risultato finale è quello dei servizi che daremo al cittadino. Un aspetto che ci interessa, sempre in questa rivoluzione della macchina amministrativa, è quello meritocratico, che riteniamo ancora mancare nella nostra Amministrazione: i dipendenti – che sono tanti - che lavorano molto bene non hanno alcun merito maggiore di quelli che in questo momento qualcosa di meno fanno. Questa, a nostro avviso, è davvero la sfida che ci attende e che attende questa Amministrazione per poter rimanere in piedi e per poter mantenere l’obiettivo che ci siamo dati, di fornire sempre gli stessi servizi senza effettuare dei tagli.
    Fonte: Comune di Brescia | vai alla pagina
    Argomenti: bilancio, assestamento, Comune di Brescia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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