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Dichiarazione di Mauro PILI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Ebola: Pili (Unidos), piano per centri emergenza in Sardegna Sardegna

  • (17 ottobre 2014) - fonte: www.ansa.it - inserita il 06 giugno 2015 da 33834
    "Un piano segreto: emergenza ebola destinazione Sardegna. Lo avrebbe pianificato il Ministero dell'Interno di concerto con quello della Salute e della Giustizia. Una dislocazione degli immigrati provenienti dalla Siria, Etiopia, Somalia, Camerun, Nigeria, Iraq, Guinea,Pakistan, Afghanistan e Israele" "Attivati tre posti letto di massimo isolamento a Sassari (struttura infettivi Università) e ben 12 a Cagliari - aggiunge Pili - in una struttura allestita nell'ospedale Is Mirrionis. Le amministrazioni coinvolte, prefetture, centri operativi 118 e dipartimento penitenziario hanno espressamente chiesto la massima riservatezza sul piano. Tutto questo è inaccettabile. Da settimane ribadisco l'illogicità di utilizzare voli charter per trasferire in Sardegna centinaia di immigrati, ma anche a questo vi era una spiegazione davvero inquietante. Aver sostanzialmente costretto le strutture sanitarie sarde a predisporre un piano in tal senso rischia di trasformare la Sardegna in una vera e propria cayenna sanitaria. Il Ministro dell'interno e quello della salute - conclude Pili - devono esplicitamente dichiarare come stanno gestendo questa drammatica vicenda e devono cancellare questo piano nefasto"
    Fonte: www.ansa.it | vai alla pagina
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Commenti (1)

  • Inserito il 06 giugno 2015 da 33834
    La dichiarazione è del 17 ottobre 2014. A tale data, i Paesi maggiormente interessati dallo specifico ceppo virale dell'ebola segnalato in tutti i giornali (meno aggressivo, ma con maggiori possibilità di diffusione) erano tre (tutti nel West Africa): Guinea, Liberia, Sierra Leone, come indicato sul report del WHO (World Health Organization, Organizzazione Mondiale della Sanità) del 31 ottobre 2014: http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/137424/1/roadmapsitrep_31Oct2014_eng.pdf?ua=1 La Nigeria ha avuto un "paziente 0" che ha contagiato altre 19 persone, ma il Governo nigeriano è riuscito ad isolare tutte le persone venute in contatto con tale paziente, ed al 19 ottobre 2014 era già considerato un Paese "Ebola-free", non avendo avuto ulteriori casi nei 42 giorni precedenti. Gli altri Paesi segnalati (Siria, Etiopia, Somalia, Camerun, Iraq, Pakistan, Afghanistan, Israele) non hanno mai avuto (anche per ragioni geografiche) neanche un caso di ebola del ceppo virale che interessava la zona ovest dell'Africa (West Africa) al momento della dichiarazione.

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