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Dichiarazione di Rita BERNARDINI


 

Debito pubblico italiano: dagli errori agli orrori

  • (12 agosto 2014) - fonte: www.radicalparty.org - inserita il 12 agosto 2014 da 4110

    Gli errori stratificati del passato, si trasformano per interi popoli in veri e propri orrori. Prendiamo il debito pubblico italiano. Dopo anni di analisi, ammonimenti e proposte, il deputato radicale Marcello Crivellini, ad aprile ‘94, scrisse (in un rapporto) queste semplici parole: “mentre il Debito degli altri Paesi difficilmente supera il 50% del PIL, per l’Italia è più del doppio […] il valore medio del Debito dei Paesi dell’Europa dei 12, negli ultimi 10 anni, oscilla tra il 50 e il 60% e, se è vero che il problema del Debito è pressante per quasi tutti i maggiori Paesi industrializzati, è anche vero che molti di essi hanno cominciato ad attuare politiche di rientro”.

    Il rapporto si concludeva con la proposta al Governo di “avviare il risanamento reale prevedendo un piano che in due anni fermi la crescita nominale del Debito pubblico, ottenendone la graduale diminuzione in percentuale sul PIL. Ciò significa ottenere il pareggio del Bilancio al lordo degli interessi”. Anche gli strumenti indicati da Crivellini erano tanto semplici quanto necessari:

    1) modifica dell’art. 81 della Costituzione per porre esplicitamente un limite all'accensione di debiti;

    2) misure per conoscere e controllare le voci di spesa, materia oscura esclusivamente appannaggio della “politica consociativa, caratterizzata dalla mancanza di una divisione netta tra maggioranza e opposizione e quindi dalla necessità di accontentare tutti”.

    Era il 1994, 20 anni fa. Allora il debito pubblico era la metà dell’attuale. Il mancato intervento ha fatto sì che l’Italia ha dovuto destinare da allora a oggi il 6% del proprio PIL per pagare gli interessi: 1.650 miliardi!

    Fonte: www.radicalparty.org | vai alla pagina

    Argomenti: debito pubblico, Riforme costituzionali, Pil, pareggio bilancio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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