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Dichiarazione di Leonardo RAITO

Alla data della dichiarazione: Assessore Provincia Rovigo (Partito: PD) 


 

Ampliare la gestione comune per anticipare il futuro

  • (13 agosto 2013) - fonte: Nota stampa - inserita il 14 agosto 2013 da 812
    Rovigo - Dal 1° gennaio 2013, il Comune di Pontecchio Polesine non fa più parte dell’unione dell’Eridano. Se l’ente sovracomunale di cui fanno parte i comuni di Bosaro, Crespino, Guarda Veneta e Polesella potrebbe sembrare depotenziato, una sferzata arriva dall’assessore provinciale Leonardo Raito che è anche consigliere comunale a Polesella. Per Raito, infatti, l’unione dell’Eridano, l’unica esistente sul territorio provinciale, “ha saputo dare buona prova di sé”. C’è un ma. Secondo l’assessore di palazzo Celio, “occorre condividere di più, mettere insieme più servizi e saper anticipare con forza quelle che saranno le linee di sviluppo del futuro”. In particolare, Raito si riferisce alla gestione dei fondi europei, il servizio tecnico ed i servizi sociali e culturali e li spiega uno per uno. “Se risulterà difficile, in futuro, prescindere dai fondi europei - afferma -, occorre cominciare a pensare a un servizio comune di progettazione e gestione degli stessi. Un servizio tecnico unificato poi, che sappia si essere rispettoso delle peculiarità dei diversi comuni, ma anche ragionare in una logica sinergica, potrebbe davvero essere un unicum di efficienza e di progettazione e manutentiva. Lo stesso si potrebbe dire per il rafforzamento dei servizi sociali e culturali, sulla programmazione dei percorsi turistici e di visitazione, sulla programmazione di iniziative che possono innalzare il livello dell’offerta del territorio”. Quanto ai problemi di gestione dell’unione, Raito ha una proposta: “Credo possano essere risolte da accordi fatti da una buona politica. Se la durata del mandato del presidente dell’Unione è stata additata come un problema, basta un accordo tra amministratori che porti al rinnovo annuale della carica per lo stesso presidente. Credo poi che una gestione manageriale dell’Unione necessiti di una figura guida di un direttore che andrebbe pagato sulla base dei risultati ottenuti. In questo modo, non si creerebbe un posto in più che vada a sovraccaricare le spese di personale dell’ente, ma ci si avvarrebbe di una persona che guadagna su quanto riesce a portare in termini di risorse al territorio, con una strategia meritocratica e premiale”. L’assessore conclude quindi con una osservazione: “L’Eridano, se funzionerà a pieno regime, sarà una vera e propria macchina da guerra, ricca di punti di forza. La storia, la tradizione, l'esperienza di collaborazione tra comuni”.
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