Ti trovi in Home  » Politici  » Filiberto PUTZU  » Suoniamo buona musica per la nostra città...musica differente ! !

Dichiarazione di Filiberto PUTZU

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Piacenza (PC) (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Piacenza (PC) (Gruppo: FI) 


 

Suoniamo buona musica per la nostra città...musica differente ! !

  • (21 ottobre 2011) - fonte: www.openpolis.it - inserita il 21 ottobre 2011 da 18927

    E' imminente la scadenza del decennio di "amministrazione Reggi", e la nostra cittá vede ancora irrisolte molte problematiche che ne rallentano lo sviluppo. Tra queste in primis l'ambiente e lo sviluppo economico.

    Argomenti spesso contrapposti dal luogo comune e da una certa sinistra estrema. Viceversa si é ormai consolidato il concetto di "sviluppo sostenibile", di come cioè l'economia possa e debba confrontarsi con il rispetto dell'aria, dell'acqua, della terra e degli uomini.

    Piacenza deve sempre fare i conti con la sua posizione geografica: posizione strategica ( viene detto), cittá di intersezione, connessione-divisione inter-territoriale.

    Città dell'energia, poi cittá della logistica, “Cenerentola”, “Bella Addormentata” della regione Emilia Romagna, città baricentrica ma ai confine del regno dell'Emilia rossa, cittá confinante con territori lombardi forse piú affini. Cittá poco protagonista, riservata, laboriosa, risparmiatrice, tollerante, poco conosciuta.

    Città che paga lo scotto della vicinanza con la megalopoli Milano, senza riuscire ad ottenerne in cambio il giusto ritorno. Città che nel salvaguardarsi dalla metropoli e da territori vicini più intraprendenti, nella tensione di una condivisibile autonomia, non è riuscita peró ad emergere con la sua INIMITABILE IDENTITA'.

    Piacenza città delle interconnessioni identificata come già detto, polo strategico dalla logistica. Che si è però sostanzialmente connotata come logistica dei capannoni e dei camion, e non come quella logistica che serve a far crescere un territorio, e cioé la logistica dell'economia, delle idee e delle persone !!

    Piacenza con bretelle autostradali e tangenziali troppo a ridosso delle case, una centrale elettrica ed un inceneritore a troppo poca distanza dalla cittá abitata. Acqua da bere fanalino di coda nelle classifiche, con le stimmate negative dell'agricoltura.

    UNA RINASCITA NON E' PIU' PROCRASTINABILE.

    Sono necessarie scelte civiche coraggiose che affrontino ed imbriglino le problematiche dell'AMBIENTE, con controlli accurati e prioritari, con rimedi che consentano a tutti di fruire al meglio la città.

    Non sono piu’ rinviabili soluzioni viabilistiche che consentano di delocalizzare veramente, anche con grandi opere infrastrutturali, il traffico pesante dalla città. Piacenza merita un trasporto pubblico agile, efficiente e non inquinante, e una rete di bus elettrici per il centro storico.

    Serve un impegno reale sulle piste ciclabili e sul verde. Piacenza merita una politica del verde che non sia solo quella degli annunci e delle statistiche ma caposaldo del nostro domani,la CITTA' GENTILE che si tutela dall'inquinamento con piú alberi e parchi.

    E per l'economia cosa fare?
    E’ necessaria, data la continua sfida tra territori, una importante azione di MARKETING a favore della città, azione che ne divulghi sia gli aspetti socioculturali che quelli produttivi.

    Piacenza non è sufficientemente conosciuta come merita.
    Anche tra noi residenti va rinforzata la consapevolezza delle nostre positività, e non solo delle debolezze.
    E' necessario divulgare e far conoscere la nostra identità di CITTA' DEL GUSTO, DOVE SI VIVE BENE CON UN'ALTA QUALITA' DELLA VITA, ...non dobbiamo avere paura di proporre il nostro sistema a chi è alla ricerca di soluzioni di vita alternative per sè e per la sua famiglia.
    Non a caso in un sondaggio 2010 dell' Associazione "Piacenza che Verrà", la qualità della vita è stata ampiamente votata come punto di forza di Piacenza.

    E’ fondamentale investire sulle UNIVERSITA' piacentine, prezioso laboratorio del sapere e delle conoscenze. Energie progettuali e risorse devono essere impegnate per far sì che gli insediamenti universitari già presenti si consolidino e crescano con sempre piu’ studenti, "rubati" agli atenei delle altre città, attratti dal “campus” Piacenza e da corsi di laurea specifici e di grande qualitá.

    La strada è già tracciata: pensate al Conservatorio Nicolini, struttura essa stessa universitaria, che richiama futuri cantanti e musicisti dal lontano Oriente, proprio per la sua tradizione ed identità...

    Buono l'impegno di Cattolica e Politecnico, ma con risultati ancora sottodimensionati rispetto alle nostre potenzialità. Una Università che sforna specialisti, attrae poi nel territorio centri direzionali che di quei cervelli ha bisogno.

    E ancora, bisogna finalmente intraprendere un impegno forte verso nuove INFRASTRUTTURE.
    Le infrastrutture di trasporto rappresentano uno dei motori dello sviluppo economico e sociale. La dotazione infrastrutturale svolge un ruolo essenziale nel migliorare le condizioni di competitività di un territorio e quindi le sue prospettive di sviluppo. Infatti buone infrastrutture costituiscono da una parte fattore produttivo per le imprese già insediate, dal'altra influenzano le scelte localizzative di nuove imprese. Un rapido collegamento con Milano (per le persone e le cose) é inoltre diventato tema ineludibile e prioritario.

    Dobbiamo riuscire ad ATTRARRE NUOVI INVESTIMENTI ED IMPRESE con nuove conseguenti opportunità di lavoro, capitalizzando il nostro ruolo territoriale, cerniera tra il sistema lombardo e quello emiliano, nel raggio del corridoio europeo 5, sull’asse di sviluppo logistico Genova-Milano.

    La politica deve creare una “task force” col mondo dell’impresa e del lavoro per definire nuovi ambiti di sviluppo, nel solco della tradizione ma guardando all’innovazione e alla qualità.

    Il recupero alla città delle AREE MILITARI è l’occasione unica ed irripetibile per ribadire da una parte il ruolo leader nazionale di Polo Militare, e dall’altra per riqualificare la città e creare anche "nuovi quartieri" con vocazioni diverse - a verde, residenziale, produttivo.

    Ma dovremo impegnarci anche a creare nuove opportunità sui VECCHI QUARTIERI e sul CENTRO STORICO. Il depauperamento socio-economico della cittá vecchia (gravissimo e insostenibile) va assolutamente sanato, non sono piú rinviabili interventi per zone come ad esempio via Roma, gemma preziosa nel cuore della città storica, candidata ideale a diventare quartiere degli studenti, nell'ambito di un progetto piú organico ed ambizioso: la creazione di una CITTADELLA DEI GIOVANI in ampi spazi limitrofi giá presenti. Ma tutti i quartieri, anche quelli della CITTA' PERIFERICA, sono egualmente importanti, ciascuno come la tessera del mosaico della città. Infine le FRAZIONI devono essere riconsiderate nel loro ruolo fondamentale di avamposto della città, parti organiche nel processo di ampliamento della città consolidata, scelta di vita di sempre piú piacentini.
    Una cittá dai TANTI CUORI...

    Bisognerà investire politicamente anche sulla Piacenza del COMMERCIO e dell'ARTIGIANATO, che possono contribuire fortemente al nostro rilancio economico e sociale. Il commercio in particolare deve essere tutelato e incentivato con opportune politiche per far sì che tutta la città ne possa ottenere favorevoli ritorni.

    Piacenza può cambiare in meglio, tenendo insieme il cervello ed il cuore, la crescita e la qualitá. Suoniamo buona musica per la nostra città, ...musica differente.

    Filiberto Putzu

    Piacenza, 21 ottobre 2011

    Fonte: www.openpolis.it | vai alla pagina

    Argomenti: programma politico, Piacenza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato