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Dichiarazione di Filiberto PUTZU

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Piacenza (PC) (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Piacenza (PC) (Gruppo: FI) 


 

Discussione in merito al Bilancio previsionale 2011 del Comune di piacenza

  • (23 dicembre 2010) - fonte: Comune di piacenza (registrazione intervento) - inserita il 17 aprile 2011 da 18927
    Nelle pieghe del bilancio, spese incongrue e mancati introiti. Grazie, signor Presidente. Clima natalizio,....vogliate apprezzate anche l’atteggiamento positivo della minoranza che oggi garantisce il numero legale e l'inizio dei lavori. D’altra parte era stato preannunciato che non si sarebbe fatto ostruzionismo e quindi abbiamo mantenuto la parola; però è obbligo, dovere della maggioranza, com’è noto, mantenere il numero legale, all’inizio, durante e alla fine,... sempre. Brevissimamente - chiedo scusa perché poi alle 17 me ne devo andare a fare ambulatorio- per quanto riguarda l’argomento “mancati trasferimenti da Roma”. La cifra è stata una cifra ondivaga, perché si era partiti con una cifra che si vociferava attorno ai 5- 6 milioni di euro, poi la cifra è variata, non si è capito mai esattamente,....dovrebbero essere secondo le ultime dichiarazioni circa 3 milioni in meno dallo Stato. Invece, secondo me, il buco, chiamiamolo “buco” perché sono soldi che non sono arrivati, è ancora più grosso, perché a questo buco manca 1 milione di euro. Però la colpa questa volta non è del governo romano di Berlusconi, ma la colpa è di una telecamera che, a ieri, risulta ancora essere non attivata. Qualche mese fa ho presentato una interrogazione a risposta scritta al signor Sindaco, che era tesa a conoscere il numero dei passaggi dei veicoli e le contravvenzioni accertate agli accessi della zona a traffico limitato. Premesso che io personalmente non sono granché favorevole all’allestimento della telecamera che sanziona, però, una volta che una amministrazione decide di farlo, è anche coerente che la telecamera funzioni. Parlo della telecamera che dovrebbe controllare o che controllava l’accesso di via Pietro Giordani, via San Siro, che dal 1° luglio 2009 non è più funzionante. Questa è anche la risposta in estrema sintesi ai cittadini che ultimamente sul giornale locale hanno scritto lamentando che piazza Sant’Antonino è diventato un parcheggio selvaggio. Pur tenendo conto che per due mesi circa (la stima è per eccesso) la via Pietro Giordani è stata chiusa per i lavori del teleriscaldamento, facendo una comparazione dai dati forniti dal Comune per quanto riguarda il trend, la tendenza delle contravvenzioni e delle violazioni, sembra che il periodo di inattività delle telecamere sia costato al Comune un mancato introito pari a 630.000€, che corrisponde a circa 1 miliardo e 200 milioni del vecchio conio. Si tratta di soldi che corrispondono a contravvenzioni non incassate. Inoltre giova ricordare che, da oltre 1 anno, un varco di protezione del centro storico non ha effettuato nessun controllo. Ho chiesto successivamente come mai la telecamera era spenta e quant’altro; la risposta non è giunta, ma sembra di capire che, inavvertitamente, durante i lavori di posa del teleriscaldamento siano stati tranciati i fili che regolano i rilevatori dai transiti. Successivamente è stato messo il porfido (la spesa è consistente, perché trattasi di lavoro manuale); quando sono stati messi giù i cubetti di porfido, i "porfidi", qualcuno si è ricordato che era stato tagliato il cavo, però ormai il pasticcio era stato fatto. Risulta, però, che a tutto ieri, cioè al 21 di dicembre 2010, tale telecamera non sia ancora stata ripristinata. Siccome, signor Sindaco, Lei nei giorni scorsi ha fatto una dichiarazione contro il governo che diceva, facendo riferimento ai tagli del governo: “In questo modo i sindaci non serviranno più; basterà un buon ragioniere che farà quadrare i conti” .... i conti in questo caso non quadrano, perché bisognerebbe scrivere a 4 colonne sul giornale che arrivano 3 milioni in meno di euro dallo Stato, ma, a questo punto, essendo passati dei mesi (perché l’interrogazione l’ho fatta mesi fa) è assai verosimile che, sempre in proiezione, ammettendo che il traffico fosse proporzionale ai tempi precedenti, sembra di capire che la perdita sia assolutamente consistente e certamente superiore ai 630.000€, e probabilmente si avvicina al milione di euro. Allora, dal 1° luglio 2009 al 21 dicembre 2010, il varco della zona a traffico limitato di via Giordani è risultato senza alcun controllo. Sono 17 mesi. C’erano i lavori in via Scalabrini e quindi meno macchine saranno entrate perché non potevano girare a destra, però sono 17 mesi che il Comune non incamera un euro dalle sanzioni amministrative. Questo non può altro che ripercuotersi in senso negativo sul bilancio, perché se noi per le contravvenzioni abbiamo un trend di un certo tipo e ad un certo punto ci viene a mancare un introito che, come ripeto, certamente al 1° luglio 2010 corrisponde a 630.000€, ora che sono trascorsi altri 6 mesi, a quanto ammonterà il minor incasso del Comune? Chi paga queste minori entrate? Si tratta di un danno erariale di cui il Comune deve rispondere; qualcuno dell'amministrazione dovrà rendere conto del danno erariale che una innaturata gestione del bene pubblico ha determinato. Questo intervento, quindi, è finalizzato anche a conoscere di chi è la responsabilità amministrativa di questa situazione. Una seconda cosa a cui volevo fare riferimento è la cifra che viene destinata, e non voglio soffermarmi sulla congruità della cifra, se sia giusto o sbagliato, comunque questo è, il Comune stanzia per la gestione del canile municipale 400.000€ all’anno. Questi soldi afferiscono ad IREN, che a sua volta ha subappaltato la gestione del canile municipale ad una cooperativa sociale che si chiama GEOCART. Ora, in seguito a interrogazioni a risposta scritta, risulta che GEOCART per la gestione del canile, onnicomprensiva, sostanzialmente, incamera una cifra che corrisponde all’incirca a 225.000€. 400.000€ meno 225.000€ fanno una differenza di 175.000€, che – sembra di capire - IREN incamera senza nulla fare in contraccambio. Questa cifra , ripeto di 400.000 euro in realtà viene destinata solo in quota parte, circa la metà, a chi effettivamente gestisce il canile. Lascio perdere in questo ambito la polemica che dura da qualche tempo in merito alla gestione, se buona o cattiva, dei cani, freddo, mica freddo, etc.. Però anche oggi, c’è qualcuno sui quotidiani locali che si propone di offrire delle lampade riscaldanti per i cani randagi che ne avrebbero bisogno. Mi sembra che l’appello, pur positivo, sia un appello che non deve essere accettato in quanto dovrebbe essere IREN ad acquistare le lampade riscaldanti mancanti, attribuendo il Comune ad IREN una cifra assolutamente consistente, di cui non si ha completo riscontro. È pur vero che noi siamo soci di IREN, ma se noi beneficiamo IREN a pioggia...... (soprassiedo per quanto riguarda tutte le altre gestioni....dal verde ai servizi cimiteriali e quant’altro, che vengono gestiti appunto dalla ex municipalizzata). È pur vero che noi ne ricaviamo un dividendo a fine anno, però il dividendo è assolutamente modesto, pur solo raffrontato a questa singola situazione. Un’altra anomalia per quanto riguarda le spese e gli introiti del bilancio comunale, può essere fatta riferire alla gestione della cartellonistica pubblicitaria. Com’è noto, il Comune è proprietario di un certo numero di cartelloni pubblicitari 6x3; la gran parte di questi, i comunali sono identificati da un numero progressivo. Quando sul cartellone vedete 6x3, noterete sicuramente il riferimento ad un numero telefonico che non è di Piacenza. Ora, in conseguenza di una gara d’appalto, questo servizio è stato concesso ad una società di Brescia che gestisce la cartellonistica e la pubblicità, con la non ininfluente considerazione che mentre un cartellone gestito a pieno regime dal Comune di Piacenza rende 600€ al mese,e quindi a pieno regime renderebbe 7.200€, un cartellone dato in gestione alla società bresciana 6x3 ne rende all'incirca 1.000 -1500 all’anno. Qualcuno obietterà: meglio ricavare 1.000€ sicuri da ogni cartellone, piuttosto che dovere gestire noi come Comune tutti i cartelloni pubblicitari. Parlo dei 6x3, non so la situazione di altri di minore dimensione,... penso sia simile. Viceversa, ritengo invece che questo tipo di atteggiamento che ormai è stato consolidato, sia negativo in quantochè è come il ristoratore che si accontenta di avere tutti i giorni 10 clienti a pasto fisso piuttosto di puntare sulla qualità del suo prodotto e vendere a 50 clienti il pasto molto più costoso. La cosa strana è che il titolare, perlomeno il gestore della ICA piacentina, che introita circa un 20% della cifra che viene pagata per fare la cartellonistica con il Comune, sembra essere lo stesso titolare della società di Brescia. La società appaltante , pur pagando 1.000€ per cartellone come tassa pubblicitaria, li paga all’ICA che se ne trattiene un 20%. Conseguentemente, è un giro dell’oca, perché se così fosse, in via diretta il gestore dell’ICA introita un 20%; in via indiretta, tramite Brescia e pagando lo stesso gestore il 20% a Piacenza, in realtà ne guadagna il 20%. Anche questa situazione, se confermata, pur se legittima, vorrei che fosse eventualmente rivalutata in ambito amministrativo e fosse fatto un conteggio per quanto riguarda il vantaggio economico che questa scelta ha determinato. Nel caso in cui non fosse fatta dal Comune, mi premurerò di fare una interrogazione a risposta scritta in cui chiederò conto di questa situazione, con i relativi benefici e svantaggi. Grazie. * * *
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