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Dichiarazione di Maurizio BOLOGNETTI


 

Estrazioni petrolifere in Val D'Agri: gli effetti collaterali sottolineati dal centro di ricerche abruzzese Mario Negri Sud

  • (18 settembre 2010) - fonte: Radicali Italiani - inserita il 19 settembre 2010 da 14533
    Il 3 marzo 2009, il Centro di ricerche per le analisi farmacologiche e biomediche “Mario Negri Sud” licenzia un documento intitolato “Aggiornamento dello studio ambientale del progetto per la realizzazione del centro Oli ENI “Miglianico”, in località Feudo di Ortona(CH)”. Nel documento si parla del centro Oli di Viggiano e soprattutto di una relazione sanitaria redatta nel 2000 dalla Regione Basilicata. In particolare si riferisce del rapporto N°5, “Epidemiologia occupazionale ed ambientale”, dal quale emergono dati decisamente interessanti sull’incidenza delle patologie respiratorie nell’area della Val D’Agri in prossimità del Centro Oli dell’Eni. Scrive il Centro Mario Negri Sud: “Pur riscontrando la vasta letteratura sugli impianti di lavorazione del petrolio e dei suoi derivati, l’unico riferimento ritenuto realmente utile alle finalità dello studio resta la Relazione Sanitaria 2000 della Basilicata, particolarmente significativa poiché in quel territorio, nella Val d’Agri, dal 1997 era presente e operativo il centro oli ENI di Viggiano (PZ). Dal Rapporto n. 5 “Epidemiologia occupazionale ed ambientale” emergono, infatti, alcuni dati di grande interesse. Nell’area comprendente il centro oli di Viggiano, formata dall’aggregazione di 4 comuni, per un totale di 11.186 residenti, è stata effettuata un’analisi epidemiologica delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) del triennio 1996-1998 riferite a pazienti con ricovero in regime ordinario urgente. Nelle aree delimitate sulla base degli insediamenti produttivi sono stati quindi studiati gli eventi sentinella cardio-respiratori acuti mediamente più gravi associati ad inquinamento industriale. I risultati del Rapporto n. 5 indicavano che il tasso di ospedalizzazione (TO) per 10.000 residenti dovuto a infezioni/infiammazioni polmonari è risultato pari a 44,4 e il rischio relativo di ospedalizzazione pari a 2,3 , a fronte di una media regionale per i due indici pari a 19,3 e 1,0 , rispettivamente. Altrettanto significativo appare il dato per i tassi di ospedalizzazione per asma, dove a fronte di una media regionale di 5,5 si è osservato un valore di 10,4 nell’Area 2, con un rischio relativo di ospedalizzazione di 1,9 contro 1,0 della media regionale. Lo studio concludeva asserendo che nelle aree considerate a “più altro rischio ambientale” nella Regione Basilicata, si erano osservati tassi di ospedalizzazione per eventi sentinella cardio-respiratori mediamente più elevati rispetto ai livelli medi regionali. In particolare, l’area nella quale ricade il centro oli mostra tassi più elevati (dal 50% a 2,5 volte) per asma, altre condizioni respiratorie acute, ischemie cardiache e scompenso.” Le conclusioni a cui giunge il Centro Mario Negri Sud sono anch’esse molto interessanti per noi Lucani e per i cittadini della Val D’Agri. Scrive, infatti, il dottor Tommaso Pagliani(responsabile Scienze Ambientali): “Considerato il periodo trascorso dalla pubblicazione della Relazione Sanitaria (2000) ad oggi, sarebbe opportuno che l’Osservatorio Epidemiologico Regionale della Basilicata effettuasse approfondimenti non soltanto sulle patologie sentinella sopra citate, ma anche sulle patologie croniche eventualmente manifestatesi nel frattempo. Per quanto riguarda il territorio interessato dal progetto di centro oli ad Ortona, si ritiene utile applicare alle popolazioni coinvolte modelli predittivi di incremento dei carichi assistenziali, che il Consorzio Mario Negri Sud ha recentemente messo a punto per i casi di inquinamento ed impatti sanitari correlati nei territori di Gela e di Priolo su incarico dell’Istituto Superiore di Sanità, utilizzando al riguardo i dati sanitari e le informazioni derivanti dalla Relazione Sanitaria 2000 della Regione Basilicata.” Capito?! I ricercatori del Centro abruzzese sottolineano l’assenza di studi successivi all’anno 2000. Vuoi vedere che i vari Laveglia, Mele e Cicchetti ci stanno raccontando la verità? Verrebbe da pensare che visti i risultati ottenuti nel periodo 1996-1998 qualcuno abbia preferito non indagare ulteriormente sugli effetti collaterali delle estrazioni petrolifere in Basilicata.
    Fonte: Radicali Italiani | vai alla pagina
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