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Dichiarazione di Angelo Maria CICOLANI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

Ddl al Senato. Tra Stato e Comuni, guerra degli incassi.

  • (03 novembre 2009) - fonte: Il Corriere della Sera - L.Sal. - inserita il 03 novembre 2009 da 31

    La battaglia degli autovelox è cominciata in Senato a colpi di audizioni. Ed è una battaglia seria perché vale un miliardo e 600 milioni di euro l'anno.
    A combatterla sono i Comuni, preoccupati di vedersi sfilare sotto il naso una fonte di reddito che, in tempi di magra, si è trasformata in fonte di sopravvivenza.

    Oggi i soldi delle multe fatte con gli autovelox vanno a chi le fa: se i vigili urbani di un piccolo paese piazzano il loro occhio elettronico su una strada statale l'incasso va al Comune per il quale lavorano i vigili. È stata proprio questa regola a far cadere in tentazione chi gli autovelox li ha piazzati più per far cassa che per migliorare la sicurezza. Ma le cose sono destinate a cambiare.

    È il disegno di legge sulla sicurezza stradale approvato prima dell'estate alla Camera a spaventare gli ottomila sindaci d'Italia, anche la stragrande maggioranza che si è comportata in modo corretto.

    Quel testo dice che l'incasso degli autovelox non va più a chi fa le multe ma «all'ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l'accertamento». Se la multa viene fatta su una statale, cioè, i soldi vanno allo Stato anche se dietro quella macchinetta c'erano i vigili urbani.
    Per i Comuni sarebbe una perdita difficile da sostenere. Oggi le multe valgono circa il sette per cento delle entrate che arrivano dalle imposte locali. E quel miliardo e 600 milioni è (scherzi del destino) proprio la somma di cui i sindaci d'Italia avrebbero bisogno per rispondere alla crisi economica potenziando i servizi sociali. Comprensibile che adesso, con il disegno di legge passato all'esame del Senato, i Comuni sia no tornati alla carica.

    Nei giorni scorsi la loro associazione nazionale, l'Anci, ha avanzato un'ipotesi di mediazione.
    È stato Sergio Marchi, assessore alla Mobilità del Comune di Roma, a formalizzare la proposta in commissione Trasporti:
    quando i vigili urbani fanno una multa su una strada statale l'incasso viene diviso a metà fra Comune e Stato. Fifty fifty e tutti contenti: sarà questa la soluzione?
    Possibile ma con qualche correttivo.

    Il pallino è adesso in mano ad Angelo Maria Cicolani (Pdl), relatore del disegno di legge.

    «Quella dei Comuni - dice - è una posizione responsabile, riconoscono che il problema c'è e che qualcosa va cambiato.

    Il punto, però, non è tanto a chi vanno i soldi ma come vengono utilizzati».
    Già oggi la legge dice che il ricavato delle multe deve essere usato per migliorare la sicurezza delle strade.
    Ma non c'è nessun controllo, né sanzioni per chi non lo fa. E spesso i Comuni, anche per i tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale, sono quasi costretti a spendere quei soldi per altri scopi. La mediazione potrebbe arrivare proprio su questo punto.
    Dividere a metà la torta, 50 per cento ai Comuni, 50 per cento allo Stato, oppure alla Provincia se si tratta di strade provinciali. Ma a patto che il Comune si impegni davvero ad usare quei soldi per ridurre il numero di incidenti e di morti.

    «L'idea - spiega Cicolani - è quella di vincolare i Comuni a fare un piano per la sicurezza stradale indicando ogni anno le opere necessarie con i relativi costi previsti».
    Chi non utilizza il gettito delle multe per realizzare queste opere ma per altri voci, l'anno dopo perde il diritto al suo 50 per cento. Una punizione severa che, colpendo il bilancio, potrebbe bastare a garantire il rispetto delle regole.
    Sarà sufficiente a convincere i Comuni?
    Probabilmente sì, specie davanti al rischio di perdere di colpo una risorsa così importante. Oltre al bastone, poi, ci sarebbe anche la carota. I Comuni potrebbero incassare anche l'altro 50 per cento del gettito se si impegneranno a sostituire gli autovelox con i tutor. A quel punto il controllo delle strade non sarebbe più limitato ad alcuni punti ma sistematico. In grado di garantire più sicurezza.
    E, probabilmente, anche più soldi.

    Fonte: Il Corriere della Sera - L.Sal. | vai alla pagina

    Argomenti: sicurezza stradale, comuni, Vigili Urbani, autovelox, multe | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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