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Dichiarazione di Marcella ZAPPATERRA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Ferrara (Partito: PD)  - Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD) 


 

Il Consiglio provinciale approva le linee programmatiche della presidente Marcella Zappaterra

  • (23 luglio 2009) - fonte: Provincia.fe.it - inserita il 24 luglio 2009 da 3651

    Tre sono state le parole chiave della relazione della presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, sulle linee programmatiche per il nuovo mandato amministrativo: metodo di confronto con tutti gli attori del territorio, merito e prospettive per le soluzioni ai problemi più immediati e a quelli più di medio termine.
    Su questa impostazione di fondo sono stati trattati i vari temi di un’esposizione che ha fatto chiaro riferimento al programma elettorale e al contesto dei risultati che la Provincia ha conseguito negli anni trascorsi.
    «Dal 2000 al 2008 – ha esordito – diversi sono stati i risultati positivi di un’azione di governo messi a segno sul fronte della riduzione dei dati della disoccupazione, della riduzione delle distanze dalle medie regionali e sul rapporto fra i Comuni del territorio».
    Passi in avanti compiuti anche grazie al buon utilizzo dei fondi europei, nazionali, regionali e locali.Risultati che sono ora messi in discussione dalla crisi in atto. Proprio per fronteggiare la crisi economica in corso un primo impegno è sul dialogo costruttivo fra Giunta e Consiglio «in un momento – ha ricordato la presidente – in cui la posta in gioco è alta per le imprese, i lavoratori e le famiglie». Una collaborazione che si estende con tutti i Comuni del territorio, a partire dalla volontà di incontrare i sindaci nelle sedi delle Giunte comunali per conoscere e fare esperienza dei problemi.

    La Provincia «La Provincia è una realtà strategica per svolgere un ruolo di governo di area vasta, per la gestione delle reti, per lo sviluppo infrastrutturale e per una crescita economica equilibrata e sostenibile - ha detto Marcella Zappaterra - in una logica di efficacia, efficienza e di buona gestione amministrativa». Vanno in questa direzione la riduzione del numero di assessori, con accorpamento delle deleghe, la riduzione dei gruppi consiliari decretata dagli elettori, con diminuzione dei costi di funzionamento, e le scelte nell’ambito dell’innovazione organizzativa e tecnologica, per contenere gli oneri burocratici ed economici del funzionamento della macchina amministrativa, con l’obiettivo di ridurre i tempi nell’erogazione dei servizi al territorio. «Vogliamo costruire un patto tra amministratori, cittadini e portatori di interessi – ha continuato la presidente – con l’obiettivo di valorizzare il senso di comunità e di appartenenza e nel quale la Provincia si fa garante dell’interesse collettivo». Una strada che passa attraverso il contenimento degli incarichi esterni, la valorizzazione delle risorse interne all’ente e con nuove forme di gestione dei servizi, oltre alla valutazione dei risultati con metodi nuovi e con la responsabilizzazione dei dirigenti. L’ipotesi di costituire una società patrimoniale è una prima proposta concreta per una rinnovata gestione del patrimonio e dei servizi, anche per ovviare alle regole imposte dal rispetto del patto di stabilità, che limitano le capacità di spesa pure in presenza di disponibilità di spesa. «Non vuole essere una sovrastruttura per creare nuovi posti – ha precisato Marcella Zappaterra – ma un processo di aziendalizzazione per valorizzare e recuperare risorse». La trasparenza sarà il criterio guida per le nomine pubbliche alle aziende partecipate, mentre massima attenzione sarà dedicata per la semplificazione e omogeneizzazione dei regolamenti, anche fra gli enti.

    Sviluppo economico e welfare «Lo sviluppo economico non deve prescindere dalla coesione sociale, perché innanzitutto viene lo sviluppo umano – ha continuato – e in questo senso fondamentale sarà l’attenzione per un welfare efficiente e di qualità». Coesione significa anche attivazione e prosecuzione dei Tavoli provinciali: dalla Consulta economica, alla conferenza dei sindaci, fino a quello recente istituito per i problemi della pesca.Scuola, Formazione professionale, Politiche del lavoro e Welfare, sono i primi temi da affrontare, con un rilancio del ruolo dei Centri per l’impiego, affinché la crisi economica in atto possa essere prima di tutto un’occasione per riqualificare il capitale umano. In questo senso i fondi europei andranno maggiormente indirizzati su percorsi mirati. «Anche alla luce della Presidenza che la Provincia ha nella conferenza socio sanitaria territoriale – ha proseguito parlando di sanità e welfare – ci attende una stagione impegnativa. È ormai prossima la conclusione del polo ospedaliero di Cona e alla Provincia spetta un ruolo di controllo e monitoraggio, con un’attenzione particolare ai deboli e ai meno tutelati e per una rete sanitaria provinciale all’insegna della qualità e dell’appropriatezza».

    Crisi economica Sulle risposte concrete per fronteggiare la crisi economica sono stati ricordati gli impegni con le fondazioni bancarie e i Comuni in favore delle imprese e dei lavoratori. «Stiamo ora attivamente collaborando con il Comune di Ferrara – ha aggiunto – per individuare tutte le forme di intervento utili al sostegno delle famiglie». Sotto questo aspetto, a settembre sarà aperto un confronto anche con le aziende di servizio per studiare forme di agevolazione, dilazione o rateizzazione nel pagamento delle bollette.

    Infrastrutture Nel mandato amministrativo appena concluso sono state realizzate opere importanti: Cispadana, Tangenziale Est, altre stanno prendendo avvio, come l’Idrovia. «Ora, per volontà del Governo, sembra prendere concreto avvio la realizzazione della E55. Abbiamo chiesto un tavolo perché non deve accadere che l’adeguamento autostradale dell’attuale Ferrara - Mare possa sfociare sulla Romea e, quindi, per chiedere un impegno sulla priorità di realizzare il tratto ferrarese della E55». L’impegno per l’idrovia, per il potenziamento della rete ferroviaria e per la realizzazione della SS16, si accompagnerà con l’attenzione allo sviluppo della rete ciclabile, per aumentare complessivamente la dotazione infrastrutturale e di una mobilità più intermodale del territorio.

    Turismo e Cultura «Il Turismo è uno dei temi centrali dello sviluppo locale, con un’attenzione particolare ai tre settori della Costa, della Città d’Arte e Cultura e al nostro patrimonio ambientale e naturalistico». Per quanto riguarda il capitolo Costa, occorrerà migliorarne qualità e promozione, affrontando seriamente il problema dell’offerta ricettiva. Sulla Cultura la presidente della Provincia ha ricordato la stretta sinergia con il Comune di Ferrara, evitando inutili ed inesistenti competizioni in merito alle iniziative culturali, da Ferrara Arte a Ermitage Italia. «Occorrerà ripensare – ha precisato a questo proposito – alcune forme e strumenti, come ad esempio l’Istituzione Castello che non ha soddisfatto in pieno le aspettative, specie in ordine alla promozione del sistema Delizie. Su Ermitage Italia occorre maggiormente verificare le ricadute sulla città e sul territorio.

    Sicurezza e manutenzione stradale «Definiremo un piano insieme con i Comuni – ha detto Marcella Zappaterra – verificando concretamente le priorità e le necessità di intervento, anche con maggiori risorse rispetto al passato».


    Interventi L’intervento di Mauro Malaguti (PdL) ha aperto la discussione. Malaguti non ha condiviso i passi avanti compiuti negli ultimi anni e ha espresso perplessità sulla natura anche commerciale dell’idrovia: «meglio sarebbe concentrarsi piuttosto sullo sviluppo di un trasporto merci su rotaie, o su quelle grandi arterie anche per la logistica commerciale che ancora restano sogni nel cassetto, o che nascono obsolete, inadeguate e pericolose, come i tratti realizzati di Cispadana». Sul Turismo occorrerebbe, per l’esponente del PdL, concentrare di più l’attenzione sulla valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica e promuovere eventi come il Palio. L’ipotesi società patrimoniale è vista come una soluzione che spoglia la Provincia «delle sue principali funzioni lasciandola di fatto come un guscio vuoto». Un'iniziativa sulla quale, se necessario - ha precisato - potrebbe essere interpellata la Ragioneria dello Stato e anche ricorrere ad un esposto alla Corte dei Conti.
    Mario Castelluzzo (PD): bene l’idea della società patrimoniale per sostenere e valorizzare il patrimonio dell’ente. Sulle Politiche del lavoro e della Formazione professionale, occorre spendere bene le risorse nella misura in cui lo chiede il sistema produttivo. Consenso per la realizzazione della E55 e fare pressione sull’Anas per la realizzazione del Tunnel di Porto Garibaldi.
    Fabio Bergamini (capogruppo Lega Nord): perplessità sul mancato accenno all’Agricoltura e in modo particolare sul tema ogm. Occorre fare di più per l’insediamento di giovani agricoltori sul territorio. Sul tema immigrazione l’augurio che le risorse siano utilizzate innanzitutto per attività di alfabetizzazione e di educazione civica.
    Filippo Farinelli (capogruppo Rifondazione Comunisti Italiani): Consenso generale sulle linee programmatiche e sul quadro delineato sulla crisi economica. Su viabilità e infrastrutture richiamato l’impegno per una verifica concreta di fattibilità della tratta Ostellato – Comacchio. Sui temi della pesca tenere presente la realtà comacchiese oltre a quella di Goro.
    Alessandro Rorato (capogruppo IdV): Condivisione del programma, in particolare sui temi della legalità, della trasparenza, del risparmio e del contenimento delle consulenze.
    Stefania Milani (PdL): Sulle pari opportunità non si entra nel merito della situazione delle aziende private, mentre sulla Scuola non si affronta il tema del bullismo. Maggiore attenzione sulle pari opportunità è chiesta anche sul versante della Formazione professionale. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, occorre valorizzare maggiormente le realtà associative che operano nel settore.
    Ugo Taddeo (capogruppo PdL): La società patrimoniale non sia uno strumento per aggirare il patto di stabilità. Perplessità sulla realizzazione del tunnel di Porto Garibaldi: forse era più semplice realizzare un nuovo ponte. Secondo il consigliere del PdL anche il tema Cultura non è affrontato in modo adeguato, come invece meriterebbe.
    Paolo Calvano (PD): La provincia di Ferrara è effettivamente cambiata negli ultimi dieci anni. Bene la proposta di un Tavolo provinciale contro la crisi economica e bene anche quello istituito sui problemi della pesca. Positivo il giudizio sulla proposta della società patrimoniale per ovviare ai limiti imposti dal patto di stabilità. L’idrovia è un’infrastruttura utile e attesa da anni e i 140 milioni di euro a disposizione non si possono dirottare su altre proposte.
    Davide Verri (capogruppo Per Noi): Positivo il giudizio sul rinnovato impegno di coordinamento con gli enti locali del territorio, negli ultimi tempi un po’ venuto meno. Vanno potenziate e rilanciate nel loro ruolo la conferenza dei sindaci e la conferenza socio sanitaria territoriale. «Mi sarei aspettato un cenno – ha concluso – sulla riduzione della pressione fiscale, per una Provincia che costa meno e che tassa anche meno».
    Sergio Guglielmini (capogruppo PD): una relazione che tiene conto della realtà che abbiamo attorno. Il ruolo della Provincia come luogo decisionale e non luogo di potere, come elemento che emerge in modo chiaro dalla relazione della presidente. La Provincia svolge compiti importanti e determinanti su deleghe strategiche: edilizia scolastica, infrastrutture, sviluppo, sicurezza stradale.

    Nella replica la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, ha richiamato la proposta della società patrimoniale: «nell’attesa che il Governo cambi i limiti del patto di stabilità, non vogliamo restare fermi e inattivi, svuotando in questo caso sì di fatto, il ruolo della Provincia. È una contraddizione candidarsi a governare un ente di cui si aspetta l’abolizione. Per questo vogliamo affermare con forza il compito e il ruolo della Provincia. Nessuno intende derogare alla normativa sugli affidamenti in house che di per sé prevede già forme di controllo analogo, in base alle quali la Provincia può esercitare sulla patrimoniale lo stesso controllo che esercita sui servizi gestiti direttamente; quindi non si pone un problema di depauperamento delle funzioni del Consiglio provinciale».
    A Davide Verri ha infine risposto che la mancanza di accenno alla riduzione della pressione fiscale, dipende unicamente dal fatto che prima occorre avere un quadro chiaro della situazione di bilancio per sapere se si è in grado di mantenere un impegno così preciso.
    La relazione ha infine avuto il voto favorevole di 18 consiglieri (PD, IdV, Rifondazione Comunisti Italiani), un astenuto (Per Noi) e 8 contrari (PdL e Lega Nord).

    Fonte: Provincia.fe.it | vai alla pagina

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