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Dichiarazione di Pasqualina Straface

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Cosenza (Gruppo: AN) 


 

Piano Strategico, anomalie e carenze

  • (23 luglio 2008) - fonte: Nuova Corigliano - quotidiano online di Corigliano Calabro - inserita il 07 agosto 2008 da 1628
    “Questo Piano Strategico è un'occasione persa. Manca l'idea vincente che consenta alla città di uscire dal sonno, dal torpore, dall'agonia nella quale sembra avvolta. Più che un programma di modernizzazione sembra una variante di assestamento. Il documento presentato alla cittadinanza è costato alle casse comunali ben 200 mila euro ma si limita ad assumere i caratteri di una constatazione dello status quo del territorio coriglianese, poiché privo di alcuna analisi socio-economica circa il degrado attuale ed i cambiamenti verificatisi negli ultimi anni, soprattutto in alcune aree dello stesso, e manca di una proposta programmatica.
    Condividiamo l'idea del Piano Strategico, ma non accettiamo assolutamente i contenuti di questo Piano, redatto semplicemente per rinviare ad altri Piani, altri strumenti di pianificazione territoriale (Piano Commercio, Piano inquinamento acustico, Piano Protezione civile, e tanti altri ancora) che giacciono nei cassetti comunali, mai applicati concretamente ma, comunque, regolarmente pagati dal Comune. Il tutto, naturalmente, a spese dei cittadini. Un Piano senz'anima, questo presentato alla città, che dimostra scarsa conoscenza del territorio e si presenta alla vicina città di Rossano privo di quell'autorevolezza che invece si richiede”.
    “Apprendiamo dal Piano Strategico che nel territorio di Corigliano sarebbe in via di ultimazione la realizzazione di un vero e proprio polo siderurgico (circa 14.000 mq) che però, guarda caso, nessuno conosce. Inoltre, il territorio cittadino, anziché presentarsi con un'idea univoca di sviluppo, con un'idea armonica di città, viene propinato come un assemblaggio di frazioni ed aree tra loro scomposte, e per le quali non viene indicata alcuna ipotesi di sviluppo comune. Sul centro storico non emerge alcuna volontà, alcun progetto di recupero e valorizzazione, sullo Scalo manca completamente il riferimento alla vocazione commerciale, su Schiavonea non viene concretamente indicata alcuna strategia per lo sviluppo del Porto e del settore turistico, su Cantinella si continua ad insistere sulla vocazione rurale ed agricola omettendo l'espansione urbanistica già in atto, le altre contrade e frazioni vengono lasciate allo sbando. Insomma, una Corigliano che non è città, quella che emerge da questo Piano Strategico, senza un'anima e senza un'identità. Manca il riferimento alla “vision” complessiva dello sviluppo, all'Area Urbana con Rossano, ad una crescita sinergica con tutti gli altri comuni della Sibaritide, viene quasi completamente omessa l'importanza del futuro Aeroporto della Sibaritide e il decollo del territorio viene, per assurdo, connesso allo sviluppo dell'area industriale di Cammarata e all'agricoltura. Siamo disponibili, pertanto, a rivedere insieme il Piano Strategico solo a condizione che questo venga di fatto calato nella realtà territoriale”.

    Fonte: Nuova Corigliano - quotidiano online di Corigliano Calabro | vai alla pagina
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