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Dichiarazione di Elettra DEIANA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) 


 

Solidarietà a Giuliano Ferrara? No, grazie.

  • (04 aprile 2008) - fonte: www.elettradeiana.it - inserita il 05 aprile 2008 da 1488
    Il tour elettorale di Giuliano Ferrara si va snodando tra contestazioni più o meno infuocate, qualche sberleffo femminista, prove di piazza con poliziotti in tenuta antisommossa. A Bologna il non gradimento nei confronti del personaggio si è espresso in forma inequivocabile, con lancio di uova e pomodori, slogan tostissimi e animati fronteggiamenti tra manifestanti e tutori dell’ordine pubblico.

    Questi ultimi, come troppo spesso continua ad accadere, nell’adempimento della loro funzione hanno dato prova di essere molto fuori misura e questo continua a essere un problema non di poco conto. Personalmente sono convinta che occorrano altre modalità per contrastare l’iniziativa di Ferrara, altra forza culturale e politica, altra capacità di mettere insieme i pezzi di un puzzle che ha alimentato negli anni un grande processo di civilizzazione delle relazioni umane e che oggi rischia di implodere. Autodeterminazione delle donne, responsabilità femminile sul proprio corpo e sulle proprie scelte sessuali, di maternità, di vita. Consultori, legge 194….Ci vuole una nuova forza delle donne, un nuovo impegno di civiltà di uomini e donne. In Parlamento e nel Paese. A questo dobbiamo lavorare.Ma in piazza a gridare - vistosamente manifestare - il proprio sdegno si può? Ci mancherebbe che no e tutto diventasse uno scambio di flautate e sterilizzate opinioni in qualche salotto televisivo o sulle colonne compiacenti di qualche quotidiano. C’è un punto da chiarire: in ballo è un punto irrinunciabile della libertà e dignità delle donne. La campagna sulla “moratoria aborto” è di una violenza contro le donne come raramente era accaduto nel nostro Paese. Non è un’opinione: “Sono contrario all’aborto, mi piacerebbe che le donne non ricorressero alla 194. Farei di tutto per convincere una donna a non farlo”. Ognuno è libero di pensare come vuole. Ma qui si tratta di una campagna di criminalizzazione e intimidazione senza mezzi termini, per il momento sul piano morale, poi si vedrà: le donne come assassine, l’aborto come condanna a morte, per di più di una vita inerme, come dice Ratzinger. Ferrara nel casino che le sue apparizioni suscitano ci sguazza. Probabilmente le cerca con la luciferina acutezza che lo contraddistingue.

    La sua moratoria sull’aborto ha fatto molto rumore, altro ne farà, stiamone certe, perché non è tipo da mollare l’osso. Solidarietà perché gli hanno buttato addosso i pomodori? Mi sembra proprio fuori luogo. O no?Personalmente solidarizzo con le giovani e i giovani di Bologna malmenati da poliziotti fuori misura.
    Fonte: www.elettradeiana.it | vai alla pagina

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