Negli anni la mobilità studentesca è gradualmente aumentata in Europa. L'Italia costituisce però un'eccezione: gli universitari stranieri sono in calo dal 2018 e nel 2020 costituiscono meno del 3% del totale.
Il programma di dottorato permette a chi lo frequenta di poter contribuire in prima persona al progresso scientifico. Il numero di iscritti varia tra i paesi europei.
Dalla presenza di asili nido alla qualità dell'offerta scolastica, è ampio il divario educativo che affligge le aree interne del paese. Un gap che emerge anche nei livelli successivi di istruzione, come quella universitaria.