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La propaganda social e la difficile definizione di politica Internet & politica

Facebook, Twitter e Google stanno prendendo direzioni diverse per affrontare il problema della propaganda social. Nell'immobilismo delle istituzioni appare sempre più complicato definire cosa voglia dire fare politica online.

Ricomincia la propaganda online Propaganda social

Per il lancio di Italia Viva Matteo Renzi ha speso oltre 4.000 euro in inserzioni su Facebook. Tra i grandi leader, e i principali partiti, è quello che si è mosso per primo. Ma anche Salvini ha ricominciato con le sponsorizzazioni.

Per il lancio di Italia Viva Renzi ha speso €4.000 in propaganda social

Soldi alla politica, la sfida della trasparenza Finanziamenti

Diminuisce il ruolo dei partiti, ma cresce il numero di attori coinvolti. Il tema, e il quadro, è complesso: caratterizzato da leggi che ancora non riescono ad intercettare le nuove dinamiche ed una frammentazione dei soggetti in campo.

Propaganda social, speso oltre mezzo milione per le europee Europee 2019

Partiti e candidati spendono sempre più soldi in inserzioni politiche online. Il tema ormai non si può più ignorare, ma il parlamento continua a non intervenire.

Alle europee 2019 il Pd ha speso più di tutti in propaganda online

Speso oltre mezzo milione in propaganda social alle europee

Propaganda online, a che punto siamo in vista del voto Elezioni europee

Le soluzioni messe in campo da Facebook, Twitter e Google per le elezioni europee lasciano ancora molte zone d'ombra. Il parlamento italiano dovrebbe intervenire, ma non fa nulla.

I social e il (non) silenzio elettorale Propaganda social

Molti politici nazionali non lo rispettano. Fatto grave, specialmente quando il politico in questione è Salvini, a capo del ministero che ha il compito di vigilare sulla regolarità della propaganda elettorale.

Elezioni europee, mancano ancora regole chiare per la propaganda online Propaganda social

Dal silenzio elettorale, alla rendicontazione delle spese passando per la trasparenza del mandatario. Il nostro parlamento deve ancora approvare una legge, e il voto di maggio è dietro l'angolo.