Il metano è, dopo la co2, il principale responsabile del riscaldamento globale. Nonostante sia relativamente facile ridurne le emissioni, il miglioramento è lento e di entità ridotta.
La sostituzione dei veicoli inquinanti con quelli a basse emissioni è considerata fondamentale per la transizione ecologica, ma presenta alcuni ostacoli. Ad esempio le infrastrutture per ricaricare i veicoli, a oggi ancora diffuse in modo disomogeneo tra nord e sud.
L'accordo di Parigi ha fissato come obiettivo una riduzione delle emissioni di gas serra pari al 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. A oggi in Italia il calo ha superato il 26%, ma sono aumentate le emissioni causate dalla gestione dei rifiuti.
Gli imballaggi in plastica sono nocivi per l’ambiente e ridurli è uno degli obiettivi ambientali dell’Ue. Di conseguenza molte aziende negli ultimi anni hanno avanzato promesse in questo senso, tuttavia non sempre mantenute.
L'auto è ancora il mezzo predominante e in molti comuni la densità veicolare e il suo potenziale inquinante risultano particolarmente elevati. Incoraggiare l'uso dei mezzi pubblici è un modo per ridurre l'impatto dei trasporti, e a questo fine il Pnrr ha stanziato 3,6 miliardi di euro.
La perdita di biodiversità, causata dal cambiamento climatico e capace di acuirne gli effetti avversi, è un problema molto sentito, soprattutto tra i più giovani. Per tutelarla, è importante monitorare non solo le singole specie ma anche lo stato dei loro habitat.
L’inquinamento acustico, ovvero il rumore eccessivo e prolungato causato dall’attività umana, è un fenomeno spesso sottovalutato per la sua natura immateriale. Tuttavia, risulta particolarmente nocivo sia per l’ambiente che per la nostra salute. Ne parliamo sul Corriere della Sera.
Tra i fondi destinati dal Pnrr alla transizione ecologica, 27 milioni di euro saranno stanziati per l'acquisto di eco-compattatori, ovvero macchinari per il riciclo di bottiglie di plastica. Gli imballaggi di plastica hanno infatti un peso significativo nell'inquinamento urbano.
L'inquinamento acustico è spesso sottovalutato e sottostimato. Questa lacuna può essere colmata con un maggior numero di controlli sul territorio, ma ad oggi questi sono troppo spesso lasciati all'iniziativa dei cittadini.