L'utilizzo di sim per la trasmissione dei dati è un mezzo utile per potersi connettere a internet. Non deve però sostituire interamente gli investimenti sulla rete fissa.
Negli anni in Italia è aumentato lo scambio di dati. Per poter rendere sempre più accessibili le reti veloci è però necessario che vengano favorite tecnologie maggiormente efficienti.
La sostituzione dei veicoli inquinanti con quelli a basse emissioni è considerata fondamentale per la transizione ecologica, ma presenta alcuni ostacoli. Ad esempio le infrastrutture per ricaricare i veicoli, a oggi ancora diffuse in modo disomogeneo tra nord e sud.
Il nostro paese è ancora fortemente dipendente dalle importazioni di energia, soprattutto di gas. Per questo motivo, il ministero della transizione ecologica ha introdotto una strategia per contenerne i consumi.
Le fonti rinnovabili consentono di ottenere energia con minori emissioni di Co2 rispetto ai combustibili fossili e permettono di colmare, anche solo in parte, la dipendenza energetica rispetto all'estero. Come ci poniamo oggi rispetto agli obiettivi europei?
L'aumento delle aree urbane è una delle cause principali dell'aumento dell'occupazione artificiale del suolo. Questa tendenza è evidente nei paesi europei, compresa l'Italia.
L'emergenza coronavirus ha evidenziato come il tema dell'accesso alla rete sia già oggi un elemento imprescindibile per imprese, istituzioni e cittadini. Vediamo quali sono le misure previste e quante risorse sono già state assegnate.
Tra le varie misure per la mobilità sostenibile, il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede anche lo stanziamento di 600 milioni di euro per il rafforzamento delle ciclovie, urbane e turistiche. Abbiamo ricostruito la situazione del nostro paese precedente agli investimenti.
L'acqua potabile è una risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza, ma esauribile. L'Italia è il secondo paese Ue che ne estrae di più per uso pubblico quotidiano, ma nei centri abitati oltre un terzo va perso a causa di problemi tecnici del sistema idrico.
In un mondo fortemente digitalizzato, molti settori e attività dipendono dall'elaborazione di grandi quantità di dati. Le strutture che li elaborano - i cosiddetti data center - consumano però molta energia e, considerata la crescita del settore, costituiscono una minaccia ambientale.