Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Silvio BERLUSCONIhttps://www.openpolis.it/2014-03-22T00:00:00ZForza Italia, Berlusconi: "I miei figli candidati alle europee? Tutte invenzioni" 2014-03-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it718047Marina, Piersilvio e Barbara Berlusconi non si candideranno alle prossime elezioni europee. E’ stato categorico Silvio Berlusconi che, a chi gli ha chiesto se i figli pensano a un’immediata discesa in campo, ha risposto: “Sono tutte invenzioni. I miei figli non saranno candidati nelle liste per le europee”. Questa mattina il leader di Forza Italia è intervenuto alla prima conferenza dei club “Forza Silvio“, che si è tenuta all’auditorium del Seraphicum di Roma. L’ex Cavaliere ha toccato vari argomenti: dall’abbassamento delle tasse alla modifica dell’assetto costituzionale. Non è mancato il vecchio mantra sui giudici, ma il discorso di Berlusconi è stato incentrato soprattutto sulle elezioni europee del 25 maggio.
Il leader di Forza Italia, snocciolando i sondaggi, ha detto che “alle europee andrà a votare il 46-47% dei cittadini: un terzo dei voti va a noi e ai nostri alleati, un altro al Pd e ai comunisti e un altro a Grillo. Il 50% di chi non ha ancora deciso come lo convinciamo? Servono i social network ma anche il contatto diretto che può avvenire tramite i club”. L’ex Cavaliere ha un obiettivo preciso: convincere gli indecisi e pescare i voti dai delusi del Movimento Cinque Stelle “disgustati dalle persone che sono in Parlamento”.
Poi Berlusconi si è concentrato sui temi di polita interna. “Bisogna fare le riforme e la prima in assoluto che va fatta è il cambiamento dell’assetto istituzionale del Paese”. La modifica più urgente da attuare è quella che ridisegna il ruolo e i compiti del presidente del Consiglio, un vecchio pallino di Berlusconi, secondo cui “da noi il premier non ha poteri, può togliersi la giacca e restare in camicia bianca quando tutti rimangono con la giacca, ma non ha potere. L’unica cosa che può fare – ha aggiunto – è scrivere l’ordine del giorno nel Consiglio dei ministri”.
C’è stato lo spazio per un breve accenno alle ricette economiche per uscire dalla crisi: “Bisogna fare la riforma fiscale e abbassare le tasse perché altrimenti non c’è la ripresa economica”. Poi il solito affondo contro “i giudici politicizzati” e la loro missione che, per l’ex premier, è sempre la stessa: “Costruire una via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese interpretando in modo creativo il diritto e le leggi”. ”La magistratura – ha sottolineato Berlusconi ai militanti del club “Forza Silvio” – è diventato un superpotere, anzi un contropotere dello Stato che tiene sotto di sé gli altri due poteri che sono quello parlamentare e quello esecutivo. E da questa situazione questi giudici cosa vogliono? Che il popolo ha diritto alla democrazia ma la ottiene solo se al potere c’è un partito socialista di massa”.
Per quanto riguarda il suo futuro, su cui pende la decisione del Tribunale di Sorveglianza che arriverà il 10 aprile, Berlusconi vorrebbe occuparsi di più del Milan, “che in questi tempi, come sapete, ne ha bisogno”.Elezioni Europee, Berlusconi : "Elettori M5S sono delusi, possiamo convincerli" 2014-01-11T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it712776Il 40% degli elettori non ha intenzione di votare perché delusi o indecisi e questi vanno convinti spiegando i nostri programmi e i nostri valori. Ma secondo i sondaggi, nel Movimento 5 Stelle gli elettori sono delusi dal comportamento dei loro parlamentari, non c’è affezione verso il marchio e quindi ci sono molte possibilità di convincere anche loro.Zero tasse alle imprese che assumono2013-01-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685227Se assumete anche soltanto una persona in più con un contratto a tempo indeterminato, su questa persona non pagate per 3,4,5 anni, nè contributi previdenziali, che saranno a carico dello Stato, nè tasse.Diritti delle unioni di fatto2013-01-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685300Io ho ricordato, come ho fatto altre volte, che noi abbiamo presentato una legge per quanto riguarda i diritti delle unioni di fatto, tutte le unioni di fatto! Anche fratello e sorella, parroco e perpetua, che attraverso questa legge possono dare dei diritti che oggi non hanno sia sull’affitto della casa, sulla proprietà della casa, sull’eredità, sulle possibilità di visite negli ospedali. E’ una legge che ha come primo firmatario Carlo Giovanardi e che abbiamo presentato sei mesi fa in Parlamento”No al finanziamento pubblico ai partiti2013-01-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685309Abbiamo preparato un patto che tutti i nostri candidati firmeranno: in primo luogo, dovranno impegnarsi a votare l'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti. Punto secondo, dovranno impegnarsi a non restare al servizio del Paese per piu' di due legislature". Lo afferma l'ex premier Silvio Berlusconi intervenendo in diretta su telelombardia, ospite della trasmissione Iceberg. "Punto terzo - prosegue - impegnarsi a votare per il dimezzamento dell'emolumento che le Camere danno ai parlamentari e, infine, impegnarsi a votare per il dimezzamento dei parlamentariAbolire la riforma Fornero2013-01-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685226La riforma Fornero ha reso più difficili l'assunzione dei giovani delle aziende e, inoltre, ha creato gli esodati. Bisognerà annullarla e farne un'altra. E' necessario tornare a garantire ai giovani la capacità di fare impresa. Quando saremo al governo ritorneremo su questi punti.Le donne tengono in piedi la famiglia e l'Italia2012-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685293Ringrazio le donne perchè sono quelle che tengono in piedi la famiglia e quindi l’Italia. So che in Italia non c'è parità nel lavoro, delle donne che lavorano il 33% sono part time e su di loro pesa anche l’essere spose e madri e quindi hanno anche il peso della famiglia e della casa. Le donne sono più responsabili di noi e hanno più intuito per arrivare al nocciolo delle questioni e anche per questo ho avuto un governo con il numero più alto della storia della Repubblica. Credo che dovremmo fare di più per le famiglie e le donne"Abolizione dell'IMU2012-12-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685229L'Imu è una patrimoniale sulla casa, ed è una imposta che va assolutamente abolita, questo sarà uno dei punti del nostro programma. La casa è sacra, e non deve essere toccata.Finanziamento ai partiti2012-09-21T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it685313Le finanze pubbliche regionali e locali devono subire un esame senza indulgenze, e si deve procedere all'abrogazione di ogni erogazione impropria e alla messa in opera di controlli indipendenti che nessuna norma legislativa a tutela dell`indipendenza delle istituzioni può ostacolare.Se si vota a ottobre vince la sinistra2012-04-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626895<br />
«Se si andasse a elezioni a ottobre la sinistra potrebbe vincere, con questa legge elettorale, visto che la Lega masochisticamente ha deciso di andare alle amministrative da sola e Fini ha fatto quello che ha fatto».
<p>«Stiamo lavorando a una legge elettorale con la sinistra che si avvicini al modello proporzionale tedesco, dove i partiti si presentano da soli e il partito che ottiene più voti ha la responsabilità di formare il governo, che può essere quello formato con la destra o con la sinistra come ha fatto Merkel che ha fatto un governo con i liberali e un altro con i socialdemocratici. Se questo non fosse possibile si andrà a votare con l'attuale legge per coalizioni e quindi ancora una voltà di più sarà fondamentale che i moderati si presentino insieme».
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<b>I rapporti con gli ex An</b>
<p>«Il nostro partito resta lo stesso, composto dalle stesse persone che credono nelle stesse cose, nelle nostre idee».<br />«Mi dimetto ma dopo Legge di stabilità»2011-11-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it618060<br />
«Prima la legge stabilità e poi mi dimetto».
<p> <i>Silvio Berlusconi si arrende a Giorgio Napolitano durante l'incontro al Quirinale. Un faccia a faccia, durato quasi un'ora, subito dopo che il premier ha perso la maggioranza alla Camera durante il voto del rendiconto generale dello Stato. Al Colle è salito con Gianni Letta. Subito dopo aver lasciato il Quirinale, Berlusconi ha convocato un vertice con gli esponenti di Lega e Pdl a Palazzo Grazioli.</i>
<p> «Prendo atto di non avere più la maggioranza». «Io vedo soltanto la possibilità di nuove elezioni, ma deciderà il Capo dello Stato». «In ogni caso non sarebbe pensabile dare responsabilità di governo a chi ha perso le elezioni, in democrazia si fa così». «L'importante è preoccuparci di ciò che accade sui mercati finanziari che non credono che l'Italia sia capace di approvare le misure che l'Ue ci ha chiesto».<br />
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<p> <b>A confermare le intenzioni del presidente del Consiglio anche una nota del Colle</b>.<i> <br />
«Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea». Il comunicato poi aggiunge: «Una volta compiuto tale adempimento il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione»</i>.<br />
La fiducia spazza via il governo tecnico2011-10-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617299<br />
«Finchè ho i numeri continuerò a governare» «Sicuro che anche questo agguato della sinistra non avrà esito».«I numeri ci sono, vado avanti senza problemi».
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Alla soddisfazione per lo scampato pericolo, però, non può non aggiungersi il timore per i prossimi passaggi parlamentari. Tanto che appena iniziato il Consiglio dei ministri il premier non esita a dire ai suoi che «d'ora in poi in Parlamento «bisogna essere più presenti e rigorosi. Con la consapevolezza, però, che il voto di ieri ha comunque registrato - rispetto all'ultima fiducia - la fuoriuscita dalla maggioranza di Luciano Sardelli, della «montezemoliana» e «dellavalliana» Giustina Destro, di Fabio Gava e di Santo Versace. Con il fallito tentativo di riagganciare l'ex Fli Antonio Buonfiglio. Alla Camera, insomma, ogni voto sarà a rischio perchè è chiaro che non è facile radunare tutte le volte ministri e sottosegretari. Senza considerare che la promozione a viceministri di Catia Polidori e Aurelio Misiti e la nomina a sottosegretario di Guido Viceconte e Giuseppe Galati) pare abbia ulteriormente agitato le acque nel Pdl.
Berlusconi, però, è soddisfatto per un risultato che, confida nelle sue conversazioni private, <b>«allontana il governo tecnico»</b> visto che la finestra temporale per un esecutivo ponte si va via via riducendo. Deve essere chiaro - è il senso del suo ragionamento - che dopo la sfiducia al governo ci sono solo le urne. E più si avvicina dicembre più diventa probabile che un eventuale incidente parlamentare o un voto di sfiducia possa significare le elezioni nella primavera del 2012. Un risultato che registra sì un'erosione di voti ma che comunque lascia il Cavaliere con la maggioranza assoluta. Nonostante, fa presente ai suoi il premier, «le fortissime pressioni di queste ore» tra cui anche quelle di Luca Cordero di Montezemolo. «Mi dicono che ha chiamato decine di deputati», confida in privato.
Il nodo restano i prossimi passaggi. Non solo parlamentari ma anche politici. Con la legge di stabilità (su cui s'è trovata un'intesa), la nomina del governatore di Bankitalia e il decreto sviluppo destinato nei prossimi giorni a far registrare l'ennesimo braccio di ferro fra Giulio Tremonti e il resto del governo (ieri il Consiglio dei ministri è stato preceduto da un durissimo faccia a faccia tra il titolare dell'Economia e quello dello Sviluppo Paolo Romani). E con il referendum sulla legge elettorale se la Corte Costituzionale lo dovesse dichiarare ammissibile. Proprio su questo fronte pare che negli ultimi giorni il Cavaliere abbia iniziato a fare una serie di considerazioni. Perch´, è il senso delle riflessioni fatte a Palazzo Grazioli, il quesito sulla legge elettorale potrebbe anche essere una strada da seguire. Intanto perch´ la questione è molto sentita dagli italiani, soprattutto la richiesta di mettere fine alla «nomina» dei parlamentari. Eppoi perch´ un ritorno al Mattarellum avrebbe due conseguenze. La prima sulla Lega che, secondo molti, sarebbe tentata - spinta soprattutto dalla cosiddetta componente maroniana - di correre da sola alle prossime elezioni. E con i collegi uninominali sarebbe decisamente più complicato. La seconda sull'Udc che con il Mattarellum sarebbe costretto a schierarsi da una parte o dall'altra. E che a quel punto tratterebbe un eventuale rientro nel centrodestra ma non da una posizione di forza.
"Decreto per lo sviluppo la prossima settimana"2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617292<br />
"D’ora in avanti mi trasferirò come sede principale di lavoro in parlamento, perché le riforme varate dal governo devono essere trasformate in legge"
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"D’ora in avanti mi trasferirò come sede principale di lavoro in parlamento, perché le riforme varate dal governo devono essere trasformate in legge. Abbiamo da attuare la riforma dell’architettura istituzionale, la legge elettorale, le riforma del fisco e quella della giustizia".
<p><i>Poi il Cavaliere fa sapere di avere</i> "un appuntamento oggi, già previsto, con il Capo dello Stato dopo il Consiglio dei ministri, ma su temi che non attengono a questo voto".
Ma al primo posto, nell'agenda politica dell'esecutivo, c'è il decreto per la crescita e lo sviluppo", che arriverà la prossima settimana.
<p><i>Sui rapporti con il ministro dell'Economia Berlusconi non si sbilancia più di tanto. Si limita a dire:</i> "Tremonti è naturalmente preoccupato come è suo dovere essere del bilancio dello Stato" <i>e per quanto riguarda lo sviluppo</i> "è naturalmente attento a che le misure non debbano incidere sul nostro bilancio". <br />
Figuraccia dell'opposizione2011-10-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617298Il governo incassa la fiducia: 316 sì
<b>"Sono ricorsi ai vecchi trucchi ma hanno sbagliato i loro calcoli".</b> Montecitorio conferma la fiducia al premier che oggi sale al Colle per un colloquio con Napolitano. I votanti in tutto sono stati 617. Il risultato accolto dall'applauso dai deputati di maggioranza. Pd, Idv e Terzo Polo in Aula solo per la seconda chiama.
La Camera dei deputati conferma la fiducia al governo Berlusconi con 316 sì e 301 no. "C'è questa figuraccia dell'opposizione che ha sbagliato i suoi calcoli", ha detto a caldo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. <b>"L'opposizione è ricorsa a vecchi trucchi e ancora una volta ha dato di sé un'immagine penosa su cui gli italiani rifletteranno"</b>, ha detto Berlusconi che oggi, dopo il Consiglio dei ministri fissato per le 14, salirà al Colle. <b>"Ho un appuntamento, già previsto, con il capo dello Stato dopo il Consiglio dei ministri di oggi ma su temi non attinenti"</b>, ha sottolineato il premier. Rispondendo a chi gli chiede se ci sono novità sulla scelta del nuovo governatore di Bankitalia e se oggi pomeriggio farà il nome al capo dello Stato il premier ha detto: "Parlerò anche di questo ma abbiamo tempo e tante le possibilità in campo. La decisione - conclude Berlusconi - sarà presa entro la data del primo novembre".
"Mi scuso per la colpa della maggioranza"2011-10-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609869<br />
La mancata approvazione del rendiconto generale dello Stato ''è stato un incidente parlamentare di cui la maggioranza porta responsabilità e di cui mi scuso personalmente.
<p><i>Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento alla Camera.</i><br />
Come far infuriare l'On. Bindi....2011-10-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609872<br />
Berlusconi respinge l'assalto: <b>"Senza di me Italia agli sfascisti"</b>
In mattinata il Cdm, poi il discorso del premier e domani la fiducia. Nell'Aula è assente il centrosinistra. Ma la presenza dei Radicali fa infuriare la Bindi. Berlusconi chiede scusa per l'incidente di martedì e boccia l'ipotesi di un governo tecnico: <b>"Chi continua a erigere patiboli sappia che troverà ostacoli sulla sua strada"</b>
<b>"Avrò la fiducia? Vorrei vedere...".</b> Subito dopo il Consiglio dei ministri e poco prima di arrivare alla Camera, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si mostra sicuro di sé e della tenuta della maggioranza in parlamento. E con la stessa sicurezza affronta l'Aula di Montecitorio, mezza vuota per il gesto scellerato del centrosinistra. E' alla Camera, dove martedì il centrodestra è andato sotto nella votazione sul Rendiconto, che il premier torna a chiedere la fiducia al governo: <b>"Non vi nascondo la gravità dell’incidente, ma ciò non può avere conseguenze sul piano istituzionale".
"Il governo chiede di avere confermata la fiducia perché profondamente consapevole dei rischi che corre il Paese e perché i tempi imposti dai mercati non sono compatibili con quelli di certe liturgie della politica".</b> Non nasconde le colpe della maggioranza, spiega la gravità della crisi economica aggravata dall'attacco ai mercati da parte della speculazione e delinea le prossime mosse del governo per rilanciare lo sviluppo del Paese. Perché un incidente parlamentare di cui la maggioranza porta responsabilità e di cui il Cavaliere si scusa non può (e non deve) minare la tenuta di un governo e, soprattutto, il futuro dell'Italia. D'altra parte - e di questo Berlusconi è profondamente convinto - "non c’è alternativa credibile a questo governo". Al centrosinistra e al presidente della Camera Gianfranco Fini, che brigano sotto banco per scalzare il Cavaliere e mettere al suo posto un governo tecnico, Berlusconi tiene a ricordare che quando la maggioranza e il suo leader perdono la fiducia la parola deve tornare agli elettori: <b>"Questo è il sale della democrazia"</b>. Il premier la definisce <b>"una regola che che protegge la stabilità degli esecutivi": "Questa è una norma di democratica che va custodita come tesoro se non vogliamo che le istituzioni cadano nello spregio del partito del disfascismo".</b> In un momento in cui l'Unione europea chiede a più riprese la coesione politica e sociale, le opposizioni non esercitano soltanto un legittimo diritto-dovere di critica, ma sono "frastagliate e divise". Anzi, per evitare di sparire del tutto, cercheranno di mettere in atto "una campagna demolitoria".
Davanti a un'opposizione unita unicamente dall'anti berlusconismo, il Cavaliere presenta "una maggioranza politicamente coesa" per testimoniare che <b>"l’Italia ce la fa, ce la farà e può rilanciarsi"</b> battendo la strategia del pessimismo portata avanti dal centrosinistra. Proprio per questo, il governo andrà comunque avanti <b>"senza farsi condizionare da nulla"</b> se non dal rispetto della Costituzione e degli impegni presi con l'Unione europea . Pur ammettendo che il cuore del sistema bancario internazionale attaccato dai mercati finanziari minaccia la tenuta dell'euro che è il pilastro della costruzione europea, Berlusconi spiega che la stessa moneta unica ha "<b>un vizio di origine".</b> <b>Non esiste un'autorità centrale che governi l’economia e che possa emettere i bond - spiega il Cavaliere alla Camera - fin quando l'Unione europea non farà un passo avanti nell’unità politica, nel coordinamento delle politiche economiche, della difesa della politica estera, finchè rimarremo un grande corpo economico con una piccola testa, trascineremo il rischio che l'Europa possa trasformarsi in un fattore destabilizzante".</b>
Nessun passo indietro, nessun governo tecnico ("incapace a prendere decisioni difficili) e nessuna sinistra disfattista. Il discorso del Cavaliere è netto, chiarissimo negli intenti e teso all'attuazione delle "ricette" necessarie a rilanciare l'Italia e ad abbattere il debito pubblico: <b>"Una crisi di governo al buio oggi determinerebbe la vittoria del partito declinista, catastrofista, speculativo in azione da mesi in Europa e in Italia"</b>. Tuttavia, dopo aver lodato la "posizione impeccabile" del presidente della Repubblica, Berlusconi preferisce non chiudere la porta a chi nell’opposizione vuole fare proposte concrete dando prova di responsabilità civile.
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UE richieda riforma sistema previdenziale2011-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609410Silvio Berlusconi è arrivato a Burxelles per l'incontro con il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy. Prima del summit sulla crisi del debito, il Cavaliere ha spiegato: <b>"Sono assolutamente tranquillo sulla manovra, tuttavia ci sono state queste dichiarazioni dell'opposizione differenti dai fatti e dalla verità che ci costringe a rassicurare le istituzioni europee sulla manovra".</b> In mattinata il procuratore Lepore (che aveva convocato il Cavaliere per ascoltarlo sul caso Tarantini, un confronto saltato per l'impegno in Europa: l'episodio è stato al centro di aspre polemiche) ha spiegato che, a suo parere, Berlusconi non sta scappando dai giudici. E quello che più conta nella missione diplomatica del Cavaliere è fugare i sospetti che abbia sfruttato le autorità europee per rimandare il faccia a faccia con gli inquirenti.
<b>"Ue imponga riforma previdenza"</b> - Nella conferenza stampa che ha seguito l'incontro con Van Rompuy, Berlusconi ha chiesto all'Unione Europea di imporre agli stati membri la riforma del sistema previdenziale e l'aumento dell'età pensionabile. "<b>La vita media è aumentata", ha spiegato Berlusconi, sottolineando che sarebbe intenzione di molti governi "innalzare l'età pensionabile. Tuttavia ogni governo ha difficoltà a farlo perché perderebbe voti. Se l'Europa decidesse di dare indicazioni precise in questo senso e costringesse gli Stati, tutti i governi sarebbero felici di farlo".</b>
<b>"Opposizione vuole spallata"</b> - Il premier ha poi spiegato che <b>"noi sentiamo l'euro come nostra moneta. E' un compito di tutti noi difenderlo perché è sulla moneta unica che si sta costruendo un processo di unificazione che va oltre l'Europa. L'euro - ha aggiunto - è la nostra bandiera, e potrà rendere l'Europa protagonista delle vicende mondiali"</b>. Il presidente del consiglio ha confermato <b>"al presidente Van Rompuy che terremo fede agli impegni e raggiungeremo il pareggio di bilancio nel 2013"</b>. Per quel che riguarda la governance europea, il Cav ha spiegato che <b>"l'Italia è a favore di una riforma per migliorarla" poiché "è opportuno che l'Europa parli con una voce unica e autorevole"</b>. Quindi il duro attacco all'opposizione. <b>"In Italia siamo a una paradosso. L'opposizione critica la manovra con un unico desiderio: dare una spallata al governo, senza rendersi conto che in questo modo darebbe una spallata all’Italia</b>
I DUE MINUTI DI BUZEK...SONO DIVENTATI QUARANTACINQUE!!!2011-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609412….Poi arriva il giorno, e di quei "2 minuti di vergogna" non c'è traccia. Perché, cronometro alla mano, il faccia a faccia tra Berlusconi e Buzek nel Salone d'Onore dell'Europarlamento è durato 45 minuti, alla presenza anche del capogruppo del Ppe, Yoseph Daul, del capogruppo del Pdl Mario Mauro e della vicepresidente del Parlamento Roberta Angelilli. Evidentemente, la situazione italiana interessa e non poco i vertici europei e la parola del premier conta ancora. Tutto logico, per carità. Che Berlusconi venga ascoltato con attenzione dall'Unione europea non deve essere considerato un miracolo diplomatico né una conquista del governo. <b>Semplicemente, dovrebbe far riflettere chi per pura convenienza di bottega preferisce cavalcare le voci di corridoio e i pettegolezzi, anche se continentali….</b>
…Temi caldi - Con Buzek Berlusconi ha affrontato gli stessi temi discussi con il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy. In primis, la riforma del sistema previdenziale e l'aumento dell'età pensionabile, che secondo Berlusconi richiederebbero un intervento sovranazionale. <b>"Se l'Europa decidesse di dare indicazioni precise in questo senso e costringesse gli Stati, tutti i governi sarebbero felici di farlo",</b> ha detto in conferenza stampa Berlusconi. Per parlare di mercati e riforme strutturali (oggi è l'Italia, domani forse sarà il turno di Inghilterra e Francia) 2-minuti-2 non potevano bastare.
LA SMENTITA DEI "GUFI"2011-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609413Berlusconi zittisce i gufi e l’Ue approva il decreto: le misure sono sufficienti
Che la full immersion europea di Berlusconi non sarebbe andata poi così male come alla vigilia l’avevano dipinta osservatori e analisti, lo si capisce verso l’ora di pranzo. Quando dopo 45 minuti di faccia a faccia con Van Rompuy <b>il Cavaliere</b> <b>sta per lasciare Bruxelles con destinazione Strasburgo e la Commissione Ue smentisce categoricamente di aver chiesto all’Italia «nuove misure».</b> Una presa di distanza dalla ricostruzione dei giornali italiani che non è per nulla «di forma» se il portavoce del commissario europeo agli Affari economici e finanziari Rehn arriva a entrare nel dettaglio. «La stampa italiana», dice, «ha male interpretato un rapporto» pubblicato lunedì «leggendovi una richiesta di misure aggiuntive rispetto all’attuale manovra finanziaria che non c’era». Una presa di distanze piuttosto scontata visto che, spiega il vicepresidente della Commissione Tajani, «si trattava di uno di quei rapporti che danno indicazioni generiche e che non è stato certamente scritto ieri». Insomma, un documento che in Italia è stato decisamente enfatizzato se per tutta la giornata di lunedì era l’apertura di molti siti d'informazione e se ieri era la notizia più importante sulla prima pagina dei maggiori quotidiani nazionali. Non è un caso che a Bruxelles Berlusconi dica chiaramente che i giornali stanno «condizionando» i mercati. Quel che si limita a pensare, invece, è che l’establishment finanziario editoriale abbia deciso di tirare la volata al cosiddetto club di Cernobbio che vorrebbe fortemente una sua capitolazione a favore di un governo tecnico. Spalleggiato, lo dice in chiaro, il premier, da un centrosinistra che in privato continua a definire - come aveva fatto già qualche giorno fa - criminale. <b>«Abbiamo bisogno di ridare fiducia ai mercati che si infiammano l’un l’altro con gli articoli dei giornali e con i comportamenti delle opposizioni nei vari Paesi»</b>, <i>ripete a Strasburgo dopo aver incontrato il presidente della Commissione Ue Barroso.</i>
<b>Un faccia a faccia cordiale, anche questo di circa 45 minuti come quello di Bruxelles con il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy.</b> Con Berlusconi a illustrare in francese ai suoi interlocutori la manovra e le misure prese, aiutato per gli aspetti più tecnici dal direttore generale del Tesoro Grilli. Una giornata che era stata annunciata come piena di contestazioni e di fastidio da parte dei vertici delle istituzioni Ue e che invece scivola via senza problemi. Anzi, con Van Rompuy che si concede insieme al premier per una dichiarazione alla stampa e che ha parole di elogio per il pacchetto di misure italiane. E con Barroso che parla di interventi concepiti per «mettere l’Italia nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013» e che sono un «buon passo per rimuovere gli ostacoli strutturali» che hanno finora limitato la crescita.
In un momento chiave per i destini del nostro Paese, dunque, Berlusconi incassa il sostegno dell'Ue. E chiude pure la presunta polemica con il presidente del Parlamento europeo Buzek che lunedì, incalzato da Verdi e Liberaldemocratici, aveva fatto sapere di non poter concedere più di «due minuti» al premier italiano. Alla fine, dice l'eurodeputata del Pdl Ronzulli, «i minuti sono stati sì 2... più 50 però». Il colloquio, infatti, va avanti esattamente 52 minuti con tanto di scambio di regali. Nessuna voce fuori dal coro, insomma, neanche quella di quel Schulz che nel 2003 Berlusconi definì «kapò» e che oggi è candidato alla presidenza dell'Europarlamento. Al punto che alla riunione dei gruppi di lunedì proprio Schulz avrebbe commentato l'imminente visita del premier definendola «ben più importnte di un interrogatorio». Perché, spiega Tajani, «qui non interessa a nessuno di Tarantini soprattutto in un momento in cui la Grecia è a rischio default con tutto ciò che questo comporterebbe per tutta l'Ue, dall'Italia fino alla Francia e alla Germania».
Opposizioni divise sulla manovra «Siete irresponsabili».2011-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609416«No, voi siete ipocriti». Lo scontro dentro l'opposizione si accende in Aula alla Camera e non accenna a placarsi. Tutti contro l'Idv, l'Idv contro tutti. Perché i dipietristi presentano una pregiudiziale di costituzionalità sulla manovra, il cui risultato sarebbe affossare tutto il provvedimento, incluse le misure chieste dall'Europa. Perciò Pd e Terzo polo, tra gli strali dei deputati Idv, votano con la maggioranza. Ed emerge così una crepa nel fronte dell'opposizione, altrimenti compatto nel chiedere un passo indietro di Silvio Berlusconi, che, afferma Pier Luigi Bersani, sta mandando in «rovina» l'Italia. <b>È lo stesso Berlusconi a scatenare ieri il fuoco di fila di chi invoca ormai senza sosta un suo passo indietro. Nel tentativo di «dare una spallata al governo» afferma il Cavaliere da Bruxelles, l'opposizione «rovina l'Italia».</b> Un'accusa grave…