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Dichiarazione di Sergio Gaetano COFFERATI

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

«Diritti negati a chi non sigla il contratto» - INTERVISTA

  • (24 dicembre 2010) - fonte: la Repubblica - Eleonora Capelli - inserita il 25 dicembre 2010 da 31

    L'ex leader della Cgil: stravolto tutto il sistema delle relazioni sindacali.

    «Chi pensava che il caso di Pomigliano fosse un´eccezione e che le violazioni dei diritti che quell´accordo produceva fossero dettate dalla necessità, oggi è servito. Diventa chiaro il tentativo di stravolgere tutto il sistema contrattuale e delle relazioni sindacali. La Fiat, con la sua fabbrica simbolo, si pone come punto di riferimento negativo, con un accordo autolesionista per chi l´ha firmato».

    Sergio Cofferati, ex leader Cgil, ex sindaco di Bologna e oggi parlamentare europeo Pd, non usa mezzi termini per bocciare l´accordo per il rilancio di Mirafiori tra Fiat e i sindacati Fim, Uilm, Ugl e Fismic, cui manca la firma della Fiom.

    Presentando l´accordo, Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, ha parlato di "salto di qualità" che permetterà di far partire gli investimenti. Questo rilancio non è una buona notizia per i lavoratori?

    «Altro che innovazione, qui si torna indietro di decenni, siamo di fronte a una regressione bella e buona. Si cancella un accordo che ha fatto storia come quello del ´93».

    Anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha parlato di «intesa positiva», migliore rispetto a quella di Pomigliano...

    «Gli investimenti sono sempre apprezzabili ma qui avvengono a discapito dei diritti dei lavoratori. Ci sono due passi indietro, nella direzione sbagliata, un secco peggioramento rispetto a Pomigliano».

    Perché?

    «Prima di tutto perché a Mirafiori non si applicherà mai più il contratto nazionale e questa è la fine del contratto.
    In secondo luogo per la negazione di qualsiasi diritto sindacale a chi non firma il contratto. Con un colpo solo si cancella il contratto e si negano diritti fondamentali sanciti dalle leggi che il contratto richiama».

    Quindi anche lei, come Antonio Di Pietro, pensa che questo accordo sia anticostituzionale?

    «I profili di incostituzionalità è probabile siano più di uno».

    Siamo di fronte a un "precedente" che può fare scuola?

    «Si tratta di un inedito gravissimo nel panorama delle relazioni industriali, perché si punta a cancellare qualsiasi forma di rappresentanza sindacale per chi non condivide le risoluzioni dell´azienda. Gli effetti che questo può produrre sono evidenti a tutti».

    Pensa che la Fiom abbia fatto bene a non sottoscrivere l´accordo, anche se questo la isola?

    «La contrarietà della Fiom è del tutto condivisibile».

    E gli altri sindacati?

    «Trovo incomprensibile che si possa arrivare a una cancellazione di diritti individuali e collettivi di questa natura con il consenso di sigle sindacali. Questi accordi sono autolesionisti per chi li firma».

    Adesso che succederà?

    «È auspicabile che ci sia una forte iniziativa politica di contrasto a quanto è successo a Torino».

    Fonte: la Repubblica - Eleonora Capelli | vai alla pagina

    Argomenti: sindacati, TORINO, relazioni sindacali, Fiat, Fiom, Pomigliano, relazioni industriali, Marchionne, diritti dei lavoratori | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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