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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

Indignazione e allarme per corruzione e trame inquinanti

  • (23 luglio 2010) - fonte: la Repubblica.it | Il Quirinale.it - inserita il 23 luglio 2010 da 31

    "P3 che squallore. La Magistratura vada avanti"

    Ci indigna e allarma l'emergere di fatti di corruzione e trame inquinanti da parte di squallide consorterie, ma la nostra democrazia dispone di anticorpi: la reazione morale dei cittadini, i principi costituzionali, le leggi per applicare tali principi"

    "Non c'è spazio per autosufficienze ed esclusivismi, né per contrapposizioni totali: convincersi di ciò e trarne le conseguenze è quel che mi sta a cuore e che sollecito, mentre non mi interessano scenari politici ipotetici di nessuna specie" ha affermato il presidente della Repubblica durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio svoltasi al Quirinale, aggiungendo che "del contesto di lungimirante confronto che auspico, nell'interesse generale, è condizione il corretto funzionamento delle istituzioni e dei rapporti tra le istituzioni".

    "Auspico che nel confronto emergano anche visioni diverse rappresentative sul piano politico delle attuali forze di maggioranza e delle attuali forze di opposizione non sottraendosi queste ultime alla prova e alle responsabilità cui sono chiamate in un quadre di feconda competizione come quello che dovrebbe caratterizzare la democrazia dell'alternanza" ha detto Napolitano che più volte nel suo intervento ha richiamato la necessità di una "ampia condivisione sui grandi obiettivi"

    "Nella vicenda della controversa legge" sulle intercettazioni "il ruolo del presidente della Repubblica è risultato, io credo, più che mai chiaro nel rispetto delle attribuzioni e dei limiti sanciti dalla Costituzione" ha detto Napolitano. "Nessuna interferenza nella dialettica politica tra gli opposti schieramenti e l'interno di essi; nessuna interferenza nell'attività del parlamento, fatta salva la facoltà di cui l'articolo 74 della Carta", ha spiegato. In occasione del lavoro parlamentare sul testo, ha proseguito il Capo dello Stato, si è avuto "un ragionevole bilanciamento tra diversi valori e diritti", in uno "sforzo che non si può non apprezzare, dandone il merito e non demerito alla dialettica parlamentare". "Non deve dunque stupire - ha affermato - che la definizione di una nuova legge in materia di intercettazioni, da lungo attesa, abbia richiesto un tempo non breve e un percorso faticoso, potremmo dire 'per approssimazioni successive' ". Tra i valori che il ddl deve bilanciare, Napolitano richiama il valore della sicurezza "da garantire con l'imperio della legge, colpendone ogni violazione attraverso la ricerca con i mezzi indispensabili degli indizi di reato"; il valore della libertà di stampa "e ancora - aggiunge il Presidente della Repubblica - il valore della libertà di comunicazione tra le persone, il diritto al rispetto della riservatezza e della dignità delle persone".
    "Sono certo che il Parlamento stia per procedere alla dovuta elezione di componenti laici del Consiglio".

    Fonte: la Repubblica.it | Il Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: corruzione, Libertà di stampa, questione morale, ddl intercettazioni , p3 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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