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Dichiarazione di Giovanni CHIODI


 

«Tutti i giovani del Presidente» Voto di scambio in Abruzzo - INTERVISTA

  • (25 novembre 2008) - fonte: l'Unità - Natalia Lombardo - inserita il 25 novembre 2008 da 31

    Il candidato di Berlusconi invita i giovani a presentare i curricula prima del voto
    Monta lo scandalo, sparisce il video

    Il messaggio dice: «Vai alla bancarella di Gianni, che sarei io, e iscriviti al tuo futuro». Poi una voce femminile invita a presentare un breve curriculum, l’ambito di lavoro, i dati e l’indirizzo email.

    Ci ha provato Chiodi «il bello» (come ha detto Berlusconi), candidato del Pdl alla Regione Abruzzo, a mettere su «la bancarella di Gianni», sportello virtuale e reale per il voto di scambio.In uno spot (fatto sparire ieri dal sito del candidato e da YouTube in quattro e quattr’otto), Chiodi invitava i giovani a presentare curricola a novembre, quindi prima delle elezioni, con la promessa di essere «selezionati» a gennaio per un posto di lavoro «imprenditoriale». Il voto di scambio è un reato, infatti Cesare Damiano del Pd auspica un intervento della magistratura. La prima a denunciare il video è stata la Rifondazione abruzzese, poi Francesco Storace: «Chiodi come faceva Achille Lauro con le scarpe, prima e dopo le elezioni» ha tuonato il leader della Destra che in Abruzzo candida Teodoro Buontempo. Lo spot, registrato da abruzzo24ore. tv.it è finito su YouTube e nella Rete, compreso il sito di Carlo Costantini, candidato dell’Italia dei Valori con il Pd e Rifondazione. Su fondo azzurro forzista, nello spot da titolo «Tutti i giovani del Presidente» parlava un Chiodi paternalista: «Ti invito al censimento per la formazione e l’imprenditorialità. Dal 22 al 23 novembre vai alla bancarella di Gianni, che sarei io, e iscriviti al tuo futuro».Segue voce femminile che richiede dati anagrafici, «aspirazioni professionali» con «ambito di lavoro desiderato», «breve curriculum», indirizzo e mail.Il tutto da inserire nei moduli da consegnare nelle «bancarelle».Con nomi e cognomi neri su bianco.Chiodi sperava di mimetizzare il voto di scambio con una postilla: «Con questo atto non esprimi una preferenza politica», ma «ti stai prenotando a un incontro di selezione, formazione e avviamento al lavoro imprenditoriale». Alla pari delle offerte di società, con tanto di miraggio: «Entro il 31 gennaio 2009 sarai convocato per la selezione e il programma di formazione». I giovani chiodini, intanto, stavano allestendo le «bancarelle del Gianni». Ma è arrivato lo stop, rivela un collaboratore del centrodestra: «Venerdì il Pdl ci ha comunicato il dietrofront: annullati i gazebo, via anche i moduli per la raccolta dati che ci avevano consegnato giovedì», nel comitato elettorale di Chiodi a Teramo, dove molti erano accorsi per guadagnare «50 euro a turno» nel gazebo. Il clou avrebbe coinciso con il tour abruzzese di Berlusconi per sponsorizzare il candidato sui palchi.Fermi tutti, «l’iniziativa si è trasformata in un questionario con tre domande per studenti universitari» o maturandi. Le risposte annotate nei bloc notes «ci hanno anche chiesto di comprarli», prosegue il giovane, «e di scrivere le risposte anomine alle domande»sulle aspirazioni imprenditoriali.
    Gianni Chiodi, che ne dice?
    «È stata una bieca strumentalizzazione, lo spot non è mai andato in onda sulle tv, è stato solo due ore sul mio sito, poi è stato craccato ed è stato messo su YouTube».
    Nello spot però invitava a presentare il curriculum ora per partecipare alla selezione. Quindi in campagna elettorale... Come lo chiama lei?
    «Non si offriva un posto pubblico o fisso, che non c’è più, ma una imprenditorializzazione dei giovani».
    Che vuole dire?
    «Dare ai ragazzi la speranza di farsi imprenditori.Qualcosa di innovativo ma la vecchia politica è terrorizzata da chi parla ai giovani.Era un censimento. E lo faremo».
    Sarà anonimo, a questo punto?
    «Certo, lo faremo nei banchetti, ma senza nomi, né cognomi».
    Ma nei gazebo si sarebbero dovuti portare i moduli con nome e cognome. Ha corretto la rotta??
    «Sì, abbiamo fatto una correzione di rotta per il rischio di strumentalizzazione. Insomma, forse sono stato poco furbo, ma solo quello».

    In una terra di disoccupazione il ritorno della pratica di scambio di memoria «gasparriana», come dice anche Del Turco, scandalizza persino l’ex dc ora segretario Udc, Lorenzo Cesa, che parla di «mal costume politico».I parlamentari Pd eletti in Abruzzo (Franco Marini, Livia Turco, Giovanni Lolli e altri) denunciano «il degrado della campagna elettorale» e annunciano un’interrogazione parlamentare. «Pensavamo che i metodi di Lauro fossero fuori moda», commenta la Verde Grazia Francescato. A difendere Chiodi si spendono i forzisti: il coordinatore regionale Andrea Pastore e Gaetano Quagliariello.

    Fonte: l'Unità - Natalia Lombardo | vai alla pagina

    Argomenti: internet, disoccupazione, abruzzo, pdl, regione abruzzo, privacy, voto di scambio, elezioni regionali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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