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Dichiarazione di Umberto VERONESI

Alla data della dichiarazione: Senatore


 

Non parlo di inceneritori con Grillo.

  • (23 maggio 2008) - fonte: ilmessaggero.it - inserita il 25 maggio 2008 da 31

    GENOVA - «Non mi interessa, non replico alla proposta di incontro di Beppe Grillo »,
    così il professor Umberto Veronesi, oggi a Genova per un convegno europeo di oncologia, ha risposto ai cronisti che lo hanno interrogato sulla richiesta di un confronto pubblico sugli effetti degli inceneritori sull'uomo fatta dal comico sul suo blog.
    Il neoletto senatore del Pd, accusato da Beppe Grillo per le sue posizioni a favore degli inceneritori e per i finanziamenti ricevuti dalla sua fondazione da parte di un'azienda francese produttrice di termovalorizzatori, il 14 maggio scorso aveva inviato una lettera a Grillo invitandolo «sospendere gli insulti e ripristinare un clima di dibattito civile».

    La lettera.
    «So - ha scritto Veronesi a Grillo - che tu sei contrario ai termovalorizzatori, in base ad alcuni studi che trovi convincenti.
    Sappi però che esistono molti ricerche che ne provano la non pericolosità. La mia posizione risale al tempo in cui ero ministro della Sanità.
    Nelle discussioni con gli esperti circa il problema dei rifiuti, essi mi informarono che i termovalorizzatori di ultima generazione sono una necessità per il Paese e i rischi per la salute sono trascurabili.
    Rispetto le tue opinioni e quelle dei tuoi consulenti caro Beppe, mi aspetto altrettanto. Ciò che non accetto sono le insinuazioni infamanti nei confronti della mia persona e della mia attività».

    Fonte: ilmessaggero.it | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, termovalorizzatori, salute, grillo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 24 giugno 2008 da 2827
    Non commento le parole di Veronesi "i termovalorizzatori di ultima generazione sono una necessità per il Paese e i rischi per la salute sono trascurabili". Vorrei poter aggiungere un nota bene a tutti i post in cui è citata la parola "termovalorizzaore". Il decreto Legislativo 11 maggio 2005, n. 133 "Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti" parla esclusivamente di IMPIANTI DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI. La parola termovalorizzaore è una "palla". Non si termovalorizza nulla. Il bilancio energetico di un "camino per rifiuti" (visto che lo si chiama un po' come si vuole tranne che nei termini di legge) è in rosso. Per bruciare una tonnellata di rifiuti si devono mandare alla combustione altre materie. Il risultato è che per ogni tonnellata di rifiuti bruciata otteniamo due tonnellate di sostanze tossiche che vengono immesse nell'ambiente: fumi, acqua, ceneri speciali (250kg ogni tonnellata di rifiuti), polveri sottili, micro particelle e nano particelle, diossine, ecc. I filtri per le nanoparticelle non esistono! I filtri fermano una parte quasi irrilevante di tutte le sostanze che vengono immesse nell'aria. E, comunque, poi ogni filtro deve essere trattato come rifiuto speciale, in discarica speciale al pari delle pericolose ceneri generate dalla combustione. Forse da quelle parti ci guadagnerebbero in salute a tenersi la spazzatura per le strade (e non lo dico come frase ad effetto). Devono iniziare una vera politica della raccolta differenziata e non proporre tecnologie da medioevo. Invece il giardino è sporco, facciamo un bel falò. Chiedo la cortesia a tutti coloro che aggiungono i post di iniziare a parlare di impianti di incenerimento dei rifiuti, impianti che fanno venire il cancro. Non prendiamo in giro i nostri concittadini. Stimo tutti i partecipanti a questa comunità per il contributo di informazione che forniscono alla società, spero che accogliate la mia proposta positivamente. Grazie

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